Il nuovo stadio si farà. Ma non è detto che il marchio sarà messicano. In realtà nei giorni scorsi è stato fatto un passo avanti (parere favorevole di tutti i capigruppo della maggioranza, compreso quello della Lega) e due indietro, (attraverso Nicolò Zavarise, che sibillinamente fa sapere che le cose devono andare in un certo modo).
“Grazie all’intervento della Lega – l’incipit dell’Assessore al Commercio – il progetto iniziale del nuovo stadio è stato posto al vaglio del Credito Sportivo che da sempre è stato da noi considerato un significativa sicurezza nel portare a termine l’opera. Credito Sportivo che all’inizio non era stato coinvolto e che è entrato nella progettazione degli ultimi cinque stadi costruiti in Italia”.
Il che potrebbe significare che il “sì” non è in discussione ma che il progetto del nuovo stadio potrebbe andare in porto sulla base di una nuova manifestazione di interesse, con un nuovo soggetto.
“Il Credito Sportivo ora potrebbe fare non solo da advisor – continua Zavarise – ma anche in parte da finanziatore, garantendo al tempo stesso quella supervisione necessaria per garantire in ogni fase, ma in particolare durante la cantierizzazione, la sostenibilità finanziaria dell’opera“.
“Sarà lo stadio della città – conclude Zavarise -. Non del sindaco, non della giunta comunale e nemmeno di Setti. Sarà lo stadio di Verona e dei veronesi – così come è stato sinora il Bentegodi”.
Se veramente le cose andranno in questo modo, è lampante che le vere decisioni a Verona passano dall’Assessore al Commercio Nicolò Zavarise sempre più vero deus ex machina del futuro amministrativo della città.