Come promesso è stato pubblicato in questi giorni dalla Direzione Musei del Comune di Verona il bando di gara per l’affidamento del servizio di guardia sala nei musei cittadini nei prossimi 48 mesi, con l’applicazione del contratto nazionale di Federculture. La selezione riguarda il personale addetto alla sorveglianza, all’assistenza e all’accoglienza dei visitatori, per un complessivo di 40 lavoratrici e lavoratori.
Un nuovo contratto di affidamento che rappresenta un importante risultato raggiunto dal Comune di Verona e, in particolar modo, una promessa mantenuta da parte degli assessori al Personale Michele Bertucco e alla Cultura Marta Ugolini.
I lavoratori attualmente impiegati nei Musei civici del capoluogo passeranno infatti al contratto Federculture, che prevede un importante incremento salariale, per un complessivo impegno di spesa a copertura del periodo dal 2025 al 2029 di 10.081.501 euro.
Il personale sarà così destinato: Castelvecchio 9; Casa di Giulietta 6; Arena 5 personale; Museo degli Affreschi 4; Museo di Storia Naturale 4; Museo Archeologico Teatro Romano 3; GAM 3; Centro Museo Maffeiano 2; Fotografia Scavi Scaligeri 2; Bastione delle Maddalene 1; UEP – Sala Conferenze 1.
“E’ stato uno degli impegni che, con la collega Ugolini, avevamo preso e siamo lieti di aver raggiunto con questo importante risultato – sottolinea l’assessore al Personale e al Bilancio Michele Bertucco –. Da quando come Comune abbiamo dato questa indicazione, anche altri Comuni italiani, come Firenze o Trento, hanno scelto questa via, applicando il contratto Federcultura. Sarebbe un successo ancora maggiore se vi fosse l’obbligo di applicazione di tale contratto, cosa che ad oggi non è ancora possibile. Nel frattempo, in queste settimane, anche il settore Biblioteche sta lavorando perché i lavoratori e le lavoratrici possano nel prossimo bando vedersi anche loro applicati il contratto Federculture. Sarebbe un ulteriore successo”.
“Si punta così a inquadrare professionalmente in modo adeguato una delle professioni dei beni culturali – precisa l’assessora alla Cultura Marta Ugolini –. A livello nazionale da tempo ci sono professionisti dei beni culturali che chiedono d’essere riconosciuti come tali e non assimilati ad addetti semplicemente alla sorveglianza o alle pulizie. Non si tratta di un mero problema burocratico ma di un inquadramento contrattuale che riconosce correttamente professionalità fondamentali dei Musei. Gli accadimenti delle ultime settimane, con episodi vandalici ed incidenti che hanno gravemente danneggiato opere d’arte e collezioni museali, anche nella nostra città, fanno capire quanto delicata sia questa funzione, che va affidata a persone che hanno una effettiva consapevolezza del valore del patrimonio culturale custodito e che per questo, contribuiscano efficacemente a conservarlo e a comunicarne il valore ai visitatori”.