Nuovi alloggi per studenti nel quartiere Filippini

 
 

Nascono dalla modifica della destinazione d’uso di una struttura per anziani i nuovi alloggi dedicati agli studenti universitari nel quartiere Filippini.

Prezzi agevolati per studenti e studentesse che rientrano nelle graduatorie di ESU (Azienda regionale per il diritto allo studio universitario).

Un’operazione vincente di partenariato pubblico e privato che, oltre a Comune, ha visto coinvolte la Fondazione Camplus International s.r.l., attuale proprietario e gestore dell’immobile, e l’ESU.

Rendere sempre più accessibile e funzionale la città agli studenti e alle studentesse universitarie, fornendo loro sempre maggiori servizi e, in particolare, alloggi in grado di accoglierli in modo adeguato ed economico. Va in questa direzione la scelta fatta dall’Amministrazione di promuovere, attraverso una riconversione d’uso, la realizzazione di nuovi alloggi per studenti nel Palazzo Campagna Carminati in vicolo Oratorio 3, nel quartiere Filippini, già di proprietà dell’Istituto Sorelle della Misericordia, che in tempi record, da struttura per anziani è diventata abitazione per studenti iscritti all’Università di Verona.

Una modalità di student housing, sostenuta con fondi Pnrr, resa possibile grazie ad una operazione vincente di partenariato pubblico e privato che, oltre a Comune, ha visto coinvolte la Fondazione Camplus International s.r.l., attuale gestore dell’immobile, e l’Esu.

Fra i propulsori dell’iniziativa la Fondazione Camplus International, che punta ad offrire soluzioni abitative agli studenti universitari. In pieno accordo con la proprietà, ha infatti elaborato la proposta, così da potersi attivare per l’apertura di una ‘Residenza Universitaria’, in attuazione dei finanziamenti europei del Pnrr ‘Sugli alloggi per studenti e investimenti negli alloggi per studenti’.

Ad illustrare oggi i punti principali dell’accordo la vicesindaca Barbara Bissoli insieme al magnifico rettore dell’Università di Verona Pier Francesco Nocini, il presidente Esu Verona Claudio Valente e il Ceo e Founder di Camplus International Maurizio Carvelli. Presenti anche l’assessore alle Politiche giovanili Jacopo Buffolo, il presidente della commissione Urbanistica Pietro Trincanato e il dirigente Suap-Suep Andrea Alban.

“Questo intervento – ha spiegato la vicesindaca Bissoli – come il progetto di riqualificazione della stazione di Porta Vescovo, riguarda lo sviluppo della logistica universitaria, una delle linee programmatiche del mandato di questa Amministrazione. In considerazione della carenza endemica di housing per studenti, abbiamo approvato la proposta di rifunzionalizzare un edificio storico e, al contempo, deciso di mettere in contatto il soggetto sviluppatore dell’intervento con ESU Verona. Un sodalizio che ha portato alla genesi di una convezione, sottoscritta tra Comune e Camplus, che assicura ad ESU Verona una parte dei posti letto a disposizione (da 20 a 30 su 72 complessivi, per un periodo minimo di tre anni rinnovabile, al prezzo calmierato di € 300,00 a posto letto), contribuendo a soddisfare le richieste di residenzialità per studenti e studentesse. Un risultato raggiunto grazie all’impegno degli uffici comunali, che sono riusciti a soddisfare in tempi rapidi l’istruttoria tecnica, risultato fondamentale perché il progetto venisse finanziato con fondi Pnrr. Esprimo la mia soddisfazione per questa collaborazione, che è anche la dimostrazione di come, se i soggetti interessati si siedono attorno ad un tavolo e dialogano, i progetti possono trovare realizzazione. Verona ambisce ad essere città universitaria, e un’importante linea programmatica è per l’appunto riuscire a soddisfare quelle che sono le richiesta di residenzialità e di servizi, a favore dell’Università e dei suoi studenti”.

“Le studentesse e gli studenti – ha spiegato il Magnifico Rettore Nocini – sono per noi anima, cuore e corpo dell’università e fino ad ora non erano state prese in grande considerazione le loro difficoltà di venire a Verona per studiare e vivere. Il nostro mandato è garantire loro la miglior qualità di vita universitaria garantendo anche alloggi e mense. Abbiamo allargato in loro favore anche la no tax area. Perché ce la mettiamo tutta e finalmente la situazione sugli alloggi si è sbloccata. Su alloggi e anche sulle mense stiamo riuscendo, con grande difficoltà, ma con coesione di intenti, a realizzare un sogno. Come Rettore ritengo di grande importanza il welfare per studentesse, studenti e personale universitario, e ogni giorno è una sfida per far star meglio le persone che vivono e lavorano nella nostra università, perché le nostre ragazze e i nostri ragazzi hanno diritto a una vita serena”.

“L’accordo messo in campo con Esu Verona è una scelta che abbiamo preso per supportare gli studenti che scelgono di vivere a 360° gradi l’esperienza universitaria, pendolari o fuori sede che siano – ha commentato Carvelli –. Abbiamo quindi destinato 30 posti dei 72 a questa nuova struttura per il ‘Diritto allo studio del Veneto’, che ha quindi allargato la proposta di posti letto. Siamo felici di collaborare con loro e siamo felici anche di arrivare a Verona che è la terza città del Veneto, dopo Padova e Venezia, in cui apriamo i nostri campus. Per la città e per gli studenti che la scelgono in questa residenza universitaria desideriamo offrire non solo servizi residenziali di alto livello ma anche una serie di opportunità aggiuntive, come le numerose attività integrative che mettiamo a disposizione per loro all’interno delle strutture e che sono il cuore pulsante della vita in Camplus e che favoriscono la permanenza in università e in città”.

“Il nostro obiettivo è quello di garantire la possibilità di studiare anche a livello universitario – ha spiegato Valente –, sostenendo in particolare quei giovani che non possiedono i mezzi economici per farlo. Gli alloggi sono il problema più importante perché siamo in possesso di 438 posti a fronte di una popolazione universitaria di quasi 30.000 studenti. Questa opportunità, che entra nel cuore della città, è indispensabile per Verona. Avere la possibilità di gestire 30 posti, che per alcuni ragazzi e ragazze saranno a costo 0 attingendo da borse di studio, o comunque con una tariffa non superiore ai 300 euro al mese comprensiva di ogni servizio, è un risultato importante”.

Immobile. La struttura per anziani autosufficienti non era più in funzione, per decisione della proprietà, che a causa delle gravi difficoltà incontrate durante il periodo della pandemia ha scelto di chiuderla.

Per la riapertura con la nuova destinazione a ‘Casa studenti’ non sono stati effettuati interventi, visto che la struttura già garantiva una funzionalità adeguata.

Le camere sono concesse a studenti iscritti a corsi universitari e postuniversitari in corso o fuori corso che siano residenti in altro comune, distante da Verona non meno di 25 chilometri. A loro sarà destinato almeno il 70% dei posti letto disponibili nella struttura.

Nel caso in cui vi fossero posti letto disponibili e non richiesti, possono essere destinati a studenti residenti in altro comune distante da Verona meno di 25 chilometri.

A docenti, ricercatori, stagisti, borsisti, partecipanti a corsi di formazione o master, tutti fuori sede, è stata destinata una percentuale massima del 30% del totale dei posti letto disponibili.

Convenzione con Esu Verona. Camplus mette a disposizione di Esu Verona 30 posti letto nella sua residenza di Vicolo Oratorio 3. I posti letto saranno destinati prioritariamente a studenti universitari capaci e meritevoli anche se privi di mezzi, individuati da Esu Verona, a un canone mensile calmierato, pari mediamente a 220 euro, comprensivo di utenze e servizi.

“L’Università di Verona è un ateneo in crescita, che ha bisogno di servizi adeguati per i tanti ragazzi e ragazze che vivono la nostra città – ha evidenziato l’assessore Buffolo –. La ripresa di dialogo con l’Ente di diritto allo studio e con l’Ateneo ci aiuta a dare delle risposte ad un settore, quello della dello student housing, che non si è mai sviluppato a Verona, oltre a fornire una soluzione di tariffe calmierate, più accessibile rispetto ad altri servizi privati”.

“Portare una residenza universitaria negli spazi dei Filippini – ha dichiarato Trincanato – rappresenta un nuovo inizio per una zona del centro storico, che può diventare un nuovo ponte di congiunzione fra l’attuale area universitaria e le altre parti della città. Inoltre, alcuni spazi di questa residenza saranno mesi a disposizione non soltanto per gli studenti, ma per l’intera comunità. Auspichiamo che questo intervento sia l’inizio di un percorso, con l’obiettivo di avere una Verona in cui le studentesse e gli studenti universitari siano ovunque, per arricchire il nostro tessuto sociale”.

 
 

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