La Giunta Regionale sceglie l’Ulss 3 Serenissima per guidare l’attuazione del Numero Unico di Emergenza 112, integrando l’esperienza del SUEM. Due nuove Centrali di Risposta (CUR) previste a Venezia e Verona
Con la Deliberazione n. 1255 del 14 ottobre 2025 (BUR 145 del 28 ottobre 2025), la Giunta Regionale del Veneto ha compiuto un passo decisivo verso l’attivazione del Numero Unico di Emergenza Europeo (NUE) 112, definendo il modello di governance e individuando il soggetto attuatore del complesso sistema.
Il modello Numero Unico di Emergenza (NUE) 112 italiano prevede l’attivazione di un call center laico composto da operatori non appartenenti a forze specifiche denominato Centrale Unica di Risposta (CUR), ovvero di una nuova Centrale Operativa (PSAP – Public Safety Answering Point – di I livello) dove confluiscono tutte le chiamate provenienti dalle numerazioni di emergenza 112, 113, 115 e 118.
Dopo anni di preparazione, in linea con le Direttive Europee (2002/22/CE) e le normative nazionali che mirano ad armonizzare i servizi di emergenza in tutta Italia, il Veneto ha scelto, per la gestione del servizio, quella che che prevede l’adozione di una Deliberazione della Giunta regionale la quale integri le funzioni del Dipartimento interaziendale funzionale regionale del Servizio Urgenza Emergenza Medica già esistente con le funzioni del NUE 112 (“Ipotesi 1”).
Conseguentemente la Regione ha deciso di affidare la responsabilità dell’attuazione e della gestione del NUE 112 al Dipartimento interaziendale funzionale regionale del Servizio Urgenza Emergenza Medica, allocato presso l’Azienda Ulss n. 3 Serenissima che già svolge compiti di coordinamento del servizio di emergenza sanitaria nel territorio regionale (SUEM 118). Infatti, per lo specifico ambito sanitario è stato istituito il Dipartimento interaziendale funzionale regionale del Servizio Urgenza Emergenza Medica, allocato presso l’Azienda Ulss n. 3 Serenissima, cui afferiscono funzionalmente le UOC Centrali operative SUEM 118 di sette Aziende Ulss ed Ospedaliere.
Questa scelta non è casuale: essa sfrutta l’esperienza e l’infrastruttura già consolidate del SUEM 118, evitando disallineamenti e garantendo un avvio più rapido ed efficiente del nuovo sistema. Il modello prevede l’integrazione delle nuove funzioni non sanitarie del 112 all’interno della struttura esistente, con la successiva istituzione di una nuova Unità Operativa Complessa dedicata.
Il Coordinatore del Dipartimento SUEM 118 sarà nominato anche Project Manager del NUE 112, con il compito di coordinare tutte le attività necessarie all’attivazione operativa su tutto il territorio regionale.
Due Centrali Uniche di Risposta (CUR). Il progetto veneto prevede la costituzione di due Centrali Uniche di Risposta (CUR), i call center laici che raccoglieranno tutte le chiamate di emergenza (112, 113, 115 e 118) prima di smistarle agli enti competenti (Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco, Sanità).
Le due sedi individuate per le CUR sono nelle province di Venezia e Verona, scelte per la loro idoneità infrastrutturale di comunicazione.
Il nodo delle risorse. Nonostante l’impegno istituzionale, la Delibera ribadisce che l’effettiva operatività delle CUR resta subordinata a due fattori critici:
- L’assegnazione e la corresponsione da parte dello Stato delle risorse previste dal Fondo Unico (Legge n. 145/2018).
- L’effettivo reperimento delle risorse umane necessarie (personale amministrativo, non sanitario) nel rispetto delle norme sul reclutamento pubblico.
I costi del personale saranno parzialmente coperti dal Fondo statale e per la parte restante dal bilancio regionale, ma, come precisato dalla Giunta, senza gravare sulla spesa sanitaria.
Con la scelta di questo modello organizzativo, il Veneto, finalmente, accelera l’armonizzazione dei servizi di emergenza, per offrire un unico e più rapido canale di soccorso ai cittadini. Ricordo che le Regioni italiane che non hanno ancora completato l’attivazione del Numero Unico di Emergenza (NUE) 112, nel modello con Centrale Unica di Risposta (CUR), sono un numero molto limitato, poiché il servizio è in fase avanzata di implementazione su tutto il territorio nazionale.
Alberto Speciale









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