Nomine dei vertici delle società partecipate: i nomi dei Presidenti

 
 

NOMINATI I PRESIDENTI DELLE SOCIETA’ PARTECIPATE DAL COMUNE DI VERONA.

Il Sindaco Federico Sboarina ha deciso i nomi dei nuovi Presidenti ai vertici delle aziende partecipate veronesi.

Alla presidenza di AGSM (l’azienda partecipata più importante) andrà Michele Croce,  il leader di “Verona Pulita”, che ottiene anche la presidenza di AGEC con la nomina di Roberto Niccolai.

Alla presidenza di Veronamercato andrà Andrea Sardelli, esponente di “Verona Domani”, il movimento che fa riferimento al consigliere regionale Stefano Casali.

Alla guida di AMT invece ci sarà Francesco Barini di “Battiti”, la formazione politica co-fondata e presieduta dallo stesso Sindaco Sboarina.

Enrico Corsi, “Lega Nord”, invece siederà sulla poltrona dell’Istituto Assistenza Anziani, mentre Davide Bendinelli, Segretario provinciale di “Forza Italia”, guiderà la Solori, la società, “in house”, di riscossione locale.

Mentre le attuali presidenze di AMIA, Andrea Miglioranzi, e di Acque Veronesi, Niko Cordioli, avrebbero diritto di arrivare a fine mandato, cioè fino a primavera del 2018.

Dopo le nomine dei Presidenti ora toccherà alla definizione della composizione dei membri dei C.d.A..

La prima importante prova a cui saranno chiamati i Consigli di Amministrazione sarà quella del 30 settembre (“razionalizzazione straordinaria delle partecipazioni”)[ *]. Entro quella data, da un lato gli Enti soci dovranno adottare il provvedimento di ricognizione delle partecipazioni, mentre gli Amministratori delle società partecipate dovranno portare a compimento la verifica dei possibili esuberi di personale. Entro la stessa data, inoltre, dovrà essere approvato da parte del Comune di Verona il Bilancio consolidato, nel quale sono acquisiti i risultati degli Enti partecipati rientranti nel sistema allargato dell’Ente locale.

La Corte dei Conti ha evidenziato come sia necessario che anche gli Statuti delle Società partecipate, o in controllo pubblico, prevedano specifici obblighi informativi a favore dell’Ente socio, ad esempio: la trasmissione di relazioni, con cadenza trimestrale o semestrale, inerenti lo stato di attuazione degli obiettivi programmati e più in generale, la tempestiva comunicazione di fatti che possano avere ripercussioni anche future sul bilancio dell’amministrazione. Queste relazioni devono essere trasmesse all’ufficio deputato al controllo, che a sua volta deve inoltrarle alla Giunta.

Le società, inoltre, devono rivedere il loro sistema dei controlli come previsto dall’articolo 6 del D.Lgs. 175/2016 che prevede l’adozione obbligatoria del programma di valutazione del rischio aziendale e della sua effettiva applicazione. Nel quadro della governance societaria, la stessa disposizione evidenzia la possibilità che sia costituito un ufficio di controllo interno, che collabora con l’organo di controllo statutario e che trasmette periodicamente relazioni sulla regolarità e l’efficienza della gestione.

Alberto Speciale

[*]: vedere apposito articolo.

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

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