Nigeriano arrestato sul treno per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio

 
 

Nella giornata di ieri, gli agenti della Polizia Ferroviaria di Verona hanno tratto in arresto, per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, un giovane nigeriano di 22 anni, in Italia senza fissa dimora, privo di documenti e con numerosi precedenti penali specifici a carico.

L’arresto è avvenuto nel primo pomeriggio di ieri, durante il servizio di scorta a bordo del treno Reg. 2260, proveniente da Bologna e diretto a Bolzano, nella tratta tra Verona e Trento. Immediatamente dopo la partenza del convoglio, i poliziotti hanno proceduto al controllo di un giovane nigeriano che, alla richiesta di un documento di identità e di un titolo di viaggio valido, ha manifestato evidenti segni di nervosismo.

Vista la situazione sospetta, gli agenti hanno invitato il giovane, che nel frattempo aveva dichiarato di essere privo si di documenti che di biglietto, ed aveva confessato di essere clandestino in Italia, a mostrare il contenuto delle proprie tasche.

Il giovane ha così estratto qualche moneta, due telefoni cellulari ed un portafogli di colore nero che però si è affrettato a rimettere subito in tasca. Quest’ultima mossa ha ulteriormente destato sospetto nei poliziotti che gli hanno, così, chiesto di poter meglio controllare il portafogli. Le verifiche effettuate, hanno consentito di rinvenire, all’interno di una tasca, quattro involucri termosaldati in cellophane di colore azzurro che emanavano un forte odore di naftalina.

Il tipo di confezionamento ha insospettito i poliziotti che, dopo un controllo più approfondito, hanno accertato che si trattava di sostanza stupefacente, nello specifico di stecchette di hashish, per un peso complessivo di circa 50 grammi.

L’arrestato è stato giudicato per direttissima nella mattinata di oggi e, dopo la convalida dell’arresto, è stato condannato a 8 mesi di reclusione con la condizionale.

L’arresto è il frutto del costante controllo svolto sui passeggeri in transito nello scalo di Verona e, in particolare, su quelli provenienti o diretti a nord, in quanto già in passato si è avuta la conferma che la tratta ferroviaria Verona – Brennero, sia una di quelle utilizzate per il trasporto di sostanza stupefacente, anche se, in questo caso, non si è trattato di un grosso quantitativo.

 
 

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