Mozione di sfiducia in Settima Circoscrizione. La replica del presidente Falavigna

 
 

Il presidente della Settima Circoscrizione Marco Falavigna interviene in merito alla mozione di sfiducia presentata nei suoi confronti da un gruppo di consiglieri di opposizione del parlamentino dell’est cittadino.

Un atto che sa tanto di ripicca di natura politica, un gesto irresponsabile nei confronti della stabilità politica ed amministrativa dei nostri quartieri – ha commentato FalavignaUna mozione presentata principalmente dal Partito Democratico guarda caso dopo la sfiducia avanzata all’ex presidente della 6° circoscrizione Rita Andriani da parte del centrodestra. Sappiano però gli esponenti dem che hanno sbagliato bersaglio, in quanto Verona Domani non aveva infatti votato quel documento, perché siamo convinti che nelle circoscrizioni serva maggior equilibrio e che la mozione avrebbe dovuto pervenire solo sotto forma di una sfiducia costruttiva, indicando già il nome di un Presidente in pectore ed un programma.

Fa sorridere inoltre che alcuni firmatari della sfiducia accusino il consiglio di inefficienza ed immobilismo, in quanto vi sono alcuni consiglieri che possono vantare una presenza in consiglio pari al 20%; queste persone sarebbero maggiormente oneste a dimettersi e far spazio a chi veramente vuole lavorare per i cittadini, perché così facendo non stanno rappresentando quella parte di cittadini che li ha votati per essere rappresentati.

Concludo ricordando come nessuna circoscrizione possa vantare una maggioranza grazie a questo sistema elettorale, e nonostante ciò, mettendo da parte l’appartenenza politica siamo riusciti ad ottenere parecchi lavori in questo breve periodo, solo per citarne alcuni: la concessione della pista ciclabile demaniale sull’alzaia dell’Adige, la riqualifica della fontana di Piazza del Popolo, il passaggio salvagente in Via Monte Bianco, il nuovo pozzo perdente al mercato di Madonna di Campagna, la centralina ARPAV in Via Galilei per il monitoraggio dell’inquinamento ferroviario e, a breve arriverà la nuova sede per il nuovo centro anziani del Porto San Pancrazio.

Mi auguro che questa modalità di utilizzare i parlamentini di quartiere come sfogo di “beghe politiche” venga messa da parte, e che si riprenda a lavorare per il bene dei nostri quartieri.

 
 

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