Montorio, “Cava FERRAZZA”: richiesta la proroga per il termine di estrazione e sistemazione dell’area

 
 

La ditta Pagani calcestruzzi S.r.l. ha presentato alla Regione Veneto, Direzione Difesa del Suolo, la richiesta di proroga dei termini per la conclusione dei lavori di estrazione e di sistemazione della “Cava FERRAZZA” sita in Via Falcona 18 a Montorio. I termini originari erano stabiliti, per entrambe le fattispecie, al 06 aprile 2022 mentre adesso la domanda ne chiede la proroga rispettivamente al 24/02/2026 (estrazione) e al 24/02/2031 (sistemazione).


Ricordiamo che  la ditta Pagani Calcestruzzi s.r.l. aveva ottenuto l’autorizzazione a coltivare in ampliamento l’attività della cava di sabbia e ghiaia denominata “FERRAZZA” con la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 448 del 06 aprile 2017 – BUR n. 44 del 9 maggio 2017 – (scarica  qui la Delibera 448/2017)

L’intervento di ampliamento in progetto interessa una superficie di cava pari a circa 120.000 mq e una superficie di scavo pari a circa 101.000 mq per un volume totale di materiale di scavo pari a circa 505.000 mc ed un volume di materiale utile commerciale estraibile di circa 375.000 mc. La differenza volumetrica tra materiale di scavo e materiale utile commerciale è costituita da materiale di scarto e/o associato nonché dalla copertura di terreno vegetale, destinato alla ricomposizione ambientale finale del sito. La durata dell’attività di coltivazione è pari a 5 anni e si svilupperà in 5 lotti di coltivazione da estrarsi in successione.

Breve cronistoria. La ditta Pagani Calcestruzzi s.r.l. ha presentato in data 24.02.2015 domanda di procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale (V.I.A.) e contestuale autorizzazione per la coltivazione in ampliamento della cava di sabbia e ghiaia denominata “Ferrazza” e rilascio della correlata autorizzazione paesaggistica. L‘istanza e il relativo progetto sono stati sottoposti alla valutazione della Commissione Regionale V.I.A. la quale ha espresso parere favorevole al rilascio del giudizio positivo di compatibilità ambientale con prescrizioni nonché parere favorevole all’autorizzazione alla coltivazione in ampliamento della cava sempre con prescrizioni.

La Giunta regionale, con Deliberazione n. 550 del 26.04.2016, prendendo atto delle sentenze del Consiglio di Stato n. 1058/2016 e n. 1182/2016 ed in attesa di un intervento legislativo che delinei con chiarezza e semplifichi il procedimento di autorizzazione di cava sottoposta a V.I.A., ha dettato disposizioni procedurali stabilendo, a titolo prudenziale, per tutte le istanze di cava soggette a V.I.A. nuove o non ancora concluse con provvedimento definitivo, la necessità di acquisizione del parere C.T.P.A.C. di Verona la quale nella seduta del 21.07.2016 ha espresso parere favorevole alla domanda di ampliamento della cava, stabilendo alcune prescrizioni.

Successivamente la Direzione Regionale Commissioni Valutazioni con Decreto 24/2016 ha espresso giudizio favorevole di compatibilità ambientale sul progetto di ampliamento della cava richiamando le prescrizioni contenute nel parere della Commissione regionale V.I.A. e dando atto della non necessità della procedura per la Valutazione di Incidenza Ambientale (V.INC.A.). 

Si richiama che l’area di intervento è sottoposta a vincolo paesaggistico (D.lgs. n. 42/2004) ed ha ottenuto il parere favorevole con prescrizioni amche della Direzione Regionale del Ministero per i Beni Culturali e Paesaggistici, con nota n. 0002421 class. 34.19.07/8 del 05.05.2015, anche per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica, ai sensi dell’art. 146 del D.lgs. n. 42/2004. Infine prima dell’autorizzazione all’ampliamento della cava di sabbia e ghiaia è stato verificato, con riscontro positivo, se il progetto rispettava il limite del 3% della superficie agricola in Comune di Verona ai sensi dell’art. 13 della L.R. 44/82. 

Con la DGR 448/2017 è stata rilasciata l’autorizzazione a coltivare in ampliamento l’attività della cava di sabbia e ghiaia oltre l’autorizzazione paesaggistica con efficacia di 5 anni dalla data del provvedimento (punto 5) è stato inoltre fatto obbligo alla ditta di concludere i lavori di coltivazione (estrazione e sistemazione) entro 5 anni dalla data del provvedimento (punto 13) mentre le eventuali proroghe dovranno essere richieste prima di tale data pena l’applicazione della procedura di decadenza dell’autorizzazione.

Segnaliamo che la richiesta di ampliamento aveva ottenuto il parere negativo, votato all’unanimità dei consiglieri, della Circoscrizione 8^ il 18 marzo 2015.

Alla domanda di proroga sono state allegate le relazioni tecniche che evidenziano le motivazioni della mancata conclusione dei lavori nei tempi stabiliti e lo stato di avanzamento dei lavori.

Alberto Speciale

 

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Abbiamo parlato di “Cava FERRAZZA” in questi articoli:

  1. Ampliamento Cava Ferrazza.
  2. Cava Pagani – Ferrazza. Autorizzazione all’ampliamento.
  3. Cava Pagani – Ferrazza. Il parere negativo della Circoscrizione VIII.

 

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

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