Montorio, Campo di concentramento: depositata al Senato un’altra Interrogazione al Ministro Tria

 
 

Salgono a due le Interrogazioni a risposta orale, presentate al Senato della Repubblica Italiana, nelle quali viene chiesto al Ministro delle Finanze Giovanni Tria di intervenire contro la cessione del Campo di Concentramento di Montorio (DAT “La Colombara”) proposta dall’Agenzia del Demanio.

Dopo l’Interrogazione a risposta orale (primo firmatario il parlamentare veronese D’Arienzo Vincenzo), depositata al Senato della Repubblica il 31 luglio, al Ministro delle Finanze Giovanni Tria, relativamente al Campo di Concentramento (DAT “La Colombara”) inserito nell’elenco dei beni immobili di proprietà dello Stato non utilizzati per finalità istituzionali, (G.U. serie generale n. 165 del 16 luglio 2019, Allegato A), e proposti dall’Agenzia del Demanio nel piano di cessioni di immobili pubblici, un’altra Interrogazione a risposta orale è stata presentata al Senato.

In questo ultimo caso l’Atto di Sindacato Ispettivo n. 4-02041  è stato depositato il 30 luglio 2019, nella seduta 130, da parte della Senatrice De Petris Loredana, con il seguente testo:

“Al Ministro dell’economia e delle finanze. –

Premesso che:

tra gli immobili messi in vendita dall’Agenzia del demanio (2019-2021) ce ne sono alcuni nel territorio del comune di Verona e tra questi un casolare diroccato, denominato “La Colombara”, sito nella campagna ad est del capoluogo che, nel corso della seconda guerra mondiale, fu sede militare DAT (difesa aerea militare) ed utilizzato come campo di concentramento degli ebrei rastrellati a Roma e destinati poi ai lager nazisti, in particolare ad Auschwitz;

l’Associazione montorioveronese.it da tempo ha chiesto di ottenere in uso dall’Agenzia del demanio il casolare fatiscente per ristrutturarlo, tenerlo in ordine, per farne un luogo della memoria della Shoah visitabile (un recente libro, che si riferisce alle vicende belliche di quel territorio, fornisce notizie e testimonianze relative al casolare e a coloro che vi sono stati detenuti);

la stessa amministrazione comunale della città scaligera (con dichiarazioni pubbliche dell’assessore per l’urbanistica, Ilaria Segala, e dell’assessore per il patrimonio Edi Maria Neri) sottoscrive le richieste dell’associazione che intende fare di quel casolare un luogo della memoria che non può, per il suo valore storico e simbolico, essere venduto a privati,

si chiede di sapere quali iniziative intenda prendere il Ministro in indirizzo al fine di togliere dall’elenco degli immobili da vendere il casolare denominato “La Colombara” sito a Verona, e rendere realizzabile il progetto ristrutturazione per realizzarvi un significativo luogo della memoria della Shoah.”

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Alberto Speciale

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

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