Mons. Zenti appartiene al clericalismo superato. Solidarietà a Campedelli

 
 

In merito alla vicenda del Vescovo Zenti che licenzia il dissidente presbitero don Marco Campedelli Lorenzo Dalai e Giorgio Pasetto di Più Europa Verona analizzano politicamente quanto accaduto, partendo dalla domanda “in Italia il rapporto tra Chiesa e politica può essere laicamente vissuto?”

“A questo riguardo – sottolineano gli esponenti della coalizione di centrosinistra – è sufficiente dire che Giuseppe Zenti è l’esponente di quella superata concezione del mondo che anche Papa Francesco deplora insistentemente denominandola “clericalismo”. Clericalismo è la concezione del clero come potere, come potere assoluto, a cui anche il potere politico deve su alcune cose sottostare. Insomma siamo ancora a Gregorio VII, Bonifacio VIII, Pio IX, e per tornare ai giorni nostri al card. Ruini.
Resta sullo sfondo un problema irrisolto, frutto di un Concordato che permette ai vescovi di nominare, senza concorso, gli insegnanti di Religione, peraltro poi stipendiati dallo Stato. Che i vescovi abbiano autorità sui parroci è chiaramente una loro potestà, ma che abbiano autorità anche sui docenti, pagati da tutta la comunità, francamente è qualcosa di illogico e incongruo.
Dal punto di vista umano la nostra solidarietà va a Marco Campedelli, senza se e senza ma. Per quel riguarda il vescovo dimissionario pensiamo sia un bruttissimo modo di accomiatarsi, dopo un lungo periodo costellato di episodi deleteri per lui e per la nostra città”.

 
 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here