Ministero dell’Ambiente: firmato il Decreto che assegna 105 milioni per la bonifica dei “siti orfani”. Al Veneto 5,8 milioni

 
 

E’ stato firmato il 1° gennaio dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, il Decreto che destina 105 milioni di euro alla bonifica dei siti orfani. Si tratta di tutte quelle aree dove il responsabile dell’inquinamento non è individuabile o non provvede agli adempimenti per la bonifica.


     Il Ministro ha spiegato che in Italia ci sono oggi ancora molti luoghi, che non sono siti di interesse nazionale né regionale, in cui l’ambiente è stato aggredito e nessuno ha ancora affrontato la bonifica. I fondi, pari a 105.589.294,00 euro, saranno suddivisi in cinque annualità, comprese tra il 2019 e il 2024 e ripartiti per le varie regioni. Al Veneto sono stati assegnati 5.828.529,03 euro.

Per stanziare i fondi il Ministero ha dovuto identificare una nuova categoria giuridica ed approvare una legge, alla fine, oggi, dopo tanti anni, la Repubblica italiana riconosce che ci sono tanti luoghi abbandonati da bonificare: i siti orfani. La firma è stata apposta sul documento dopo aver negoziato con le Regioni e attribuito la loro competenza nell’individuare i siti oltre ad aver fornito le risorse economiche per risolvere questo problema.

La notizia della firma del Decreto che finanzia la bonifica dei siti orfani segue quella della Regione Veneto la quale in un comunicato stampa del 29 dicembre (n. 1697/2020), interviene proprio sul tema delle bonifiche ambientali con uno stanziamento di ulteriori 5milioni di euro alle Amministrazioni locali. «Ancora una volta la Regione del Veneto conferma la massima attenzione alle problematiche ambientali territoriali e la vicinanza alle amministrazioni locali, dimostrando di tenere sempre in debito conto le esigenze espresse», sono queste le parole pronunciate dall’assessore veneto all’Ambiente, Gianpaolo Bottacin, nell’annunciare che, su sua proposta, la Giunta regionale ha dato il via a una serie di importanti contributi, indispensabili per la vivibilità ambientale del territorio.

Il contributo regionale affronta i problemi in cui, in alcuni casi, i Comuni si sono trovati a dover sospendere gli interventi di bonifica già in corso a causa di opere che per problematiche non prevedibili in fase di progettazione hanno imposto un impegno finanziario non affrontabile. In altri casi, si tratta di situazioni relative al rinvenimento della presenza di rifiuti in stato di abbandono per i quali, pur tenute ad intervenire in via sostitutiva, le amministrazioni locali non avevano le disponibilità nel proprio bilancio.

Nel dettaglio, le situazioni ambientali interessate:

  • Ex Cromador” a Sandrigo (Vicenza), con un contributo di 1.009.000 euro;
  • la “Ex Calce Mas” a Sospirolo (Belluno), 842.000 euro;
  • la “Ex conceria” di Crocetta del Montello (Treviso), 773.000 euro;
  • l’ “Ex Opificio Cozza” a Caldogno (Vicenza), con 536.000 euro;
  • la “Ex Sap” a Fonzaso (Belluno), con 340.000 euro;
  • le “Ex Acciaierie Beltrame” a Vicenza, con 291.000 euro;
  • l’ “Area Vaschette” e l’ ‘“Hot Spot Forte” a Marghera e la “Scuola primaria Don Milani” a Campalto, con 240.000 euro per ciascuno dei tre interventi in favore del Comune di Venezia;
  • la “Ex Italia Verde” a Papozze (Rovigo), con 96.000 euro;
  • la “Ex-Rimar, poi Miteni” a Trissino (Vicenza), con 60.000 euro;
  • un’area di “via Rivalta” ad Albaredo d’Adige (Verona), con 26.000 euro.

Assegnati inoltre, alla Provincia di Vicenza, 100.000 euro per le bonifiche alla “Ex Corsea” in Comune di Sarcedo.

Alberto Speciale

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

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