Minacce in Comune. Consigliere Bacciga additato fascista

Il vicepresidente Rossi:” la violenza verbale e intimidatoria non possono passare inosservate, indipendentemente dalla fazione politica da cui provengono”

Il Consigliere Andrea Bacciga
 
 

Un gruppo di esponenti di estrema sinistra, durante la seduta del Consiglio comunale del 30 novembre, è entrato in aula interrompendo i lavori. Sono piovuti insulti e minacce nei confronti del consigliere di Battiti Verona Domani, Andrea Bacciga.

Questo quanto affermato da alcuni presenti, che sono rimasti allibiti dalla scena che stava accadendo.

Il gruppo è entrato durante l’intervento di Stefano Vallani del PD, il quale preso alla sprovvista dopo qualche secondo, ha risposto agli attacchi credendo fossero rivolti alla sua persona. Gli fa eco anche il capogruppo di Sinistra, Michele Bertucco.

Inizialmente si pensava che si stesse verificando un episodio simile a quanto accaduto a Como qualche giorno fa, quando un manipolo di skinhead ha fatto irruzione nella sede di una ONG, mentre si stava tenendo un’assemblea di volontari.

Solo in un secondo momento si è capito che gli insulti provenivano da esponenti di estrema sinistra e le minacce erano rivolte al consigliere Andrea Bacciga; il quale è stato etichettato come “fascista”, anche per il fatto di aver tenuto la sera prima un convegno sul Ius Soli con opinioni presumibilmente discordanti a quelli degli accusatori.

Accalorato e garbato l’intervento del Vicepresidente Paolo Rossi, il quale chiede che questo atto venga condannato da tutto il mondo politico, a prescindere dagli schieramenti: “Sono dell’opinione che non si può non sottolineare la violenza e l’intimidazione a prescindere da dove arrivi. Ieri, come spesso accade, la minaccia viziata da pregiudizio ideologico verso il collega Bacciga, è passata nel silenzio delle opposizioni che stavolta non hanno potuto gridare all’attacco fascista.”

Lascia un senso di tristezza sapere che nel luogo dove, per antonomasia, si dovrebbe manifestare e difendere la democrazia cittadina, come lo è il Consiglio Comunale, alcuni consiglieri sono rimasti passivi e per il momento non hanno rilasciato dichiarazioni in merito. Tutto ciò fa riflettere soprattuto se pensiamo al contesto in cui ci troviamo dove per qualsiasi cosa si twitta, si posta, si accusa o si esprimono opinioni a ruota libera su ogni argomento; probabilmente una presa di distanza da questi soggetti non avrebbe riscosso molti “like”.

“A nome del gruppo che rappresento chiedo fortemente che tutti i consiglieri, indipendentemente dall’orientamento politico, prendano le distanze da un atto vergognoso e becero come quello verificatosi ieri, che rischia di minare la democrazia, la libertà di parola e di pensiero di tutti i cittadini veronesi” – conclude Rossi.

 
 
Sono nato a Verona, città di Cangrande Della Scala e di Romeo e Giulietta. Qui mi sono laureato in Scienze della Comunicazione per poi conseguire nel 2011 la laurea magistrale in Giornalismo e Relazioni Pubbliche. Tra il 2010 e 2011 ho trascorso un periodo di studio in Spagna per frequentare il corso di Periodismo Deportivo (giornalismo sportivo) presso la Universitat de Valencia con il prof. Alfonso Gill e dove ho concluso la stesura della mia tesi. Nonostante il lavoro e la pubblicazione di articoli, per diletto nel 2016 mi sono iscritto al corso magistrale di Discipline Artistiche abbinando interviste ad artisti italiani; un modo come un altro per approfondire con dedizione e impegno una passione. Altre sfere di interesse: politica (ci sarà un motivo per il quale avrei voluto diventare un inviato in zone di guerra, o no?) Cucina (intesa come degustazione, ai fornelli mi difendo, ma con la forchetta in mano esprimo al meglio tutto il mio potenziale).

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