Dopo le denunce dell’Avvocato Croce sulla mala gestio da parte degli amministratori di AMIA e della controllante AGSM, in conferenza stampa interviene Miglioranzi, che si difende:
“Per quanto riguarda le spese sostenute dal Comune per la manutenzione dei tombini, bisogna saper leggere i dati di bilancio e comprenderli appieno prima di sollevare polemiche inutili. Ricordo che l’impegno di spesa previsionale di 227 mila euro è divenuto nell’anno 2015 per Amia un investimento complessivo di 500 mila euro, mentre il Comune di Bussolengo ha stanziato 140 mila euro in 3 anni”.
A dar manforte anche il presidente di Acque veronesi Cordioli che invita a “non strumentalizzare una situazione già molto complicata, soprattutto se non si hanno proposte concrete da dare a chi si trova in difficoltà” ricordando che “dopo i disagi causati dal nubifragio i tecnici hanno già effettuato sopralluoghi e la nostra azienda sta cercando di risolvere il problema di Portoni Borsari nel più breve tempo possibile: siamo attualmente nella fase progettuale ma l’ipotesi è quella di costruire una vasca con pompe idrovore vicina al fiume Adige”.
Non si fa attendere la risposta piccata del leader di Verona Pulita Michele Croce che a stretto giro di posta rileva:
“I numeri li sappiamo leggere benissimo e sono scioccanti. Sono previsti poco più di 500 mila euro in due anni, somma inferiore a quella che la sola Amia sperpera in sponsorizzazioni a pioggia. Di cosa stiamo ancora parlando? Del fatto che non avendo mezzi idonei si continua a noleggiarli dai privati? Questa mattina il personale tecnico di Acque veronesi è intervenuto sulla rete fognaria di Porta Borsari, ma ha pubblicato una foto che inquadra una realtà parziale. È bastato solo ampliare la prospettiva, scattando una seconda istantanea, per sbugiardare la prima e rendere giustizia alla verità”.
“Il mezzo – conclude Croce – non è di Acque Veronesi perché né loro né Amia Verona Spa sono in grado di fare questi controlli e garantire la nostra sicurezza.
Entrambe però sono in grado di spendere migliaia di euro per sponsorizzare associazioni ed eventi…” – chiude laconico l’ex Presidente di Agec