Mamme al plurale, ognuna diversa, ognuna libera. Le iniziative del Comune

 
 

La festa della mamma quest’anno si festeggia anche così, con spunti di confronto e riflessione sul ruolo della mamma di oggi: la mamma “acrobata” che si destreggia tra i sensi di colpa per il costante riferimento a modelli ormai superati e le richieste della società attuale, quella dell’ideale assoluto per la quale l’imperfezione non è concessa. Ma è anche il silenzio delle madri che preserva il mito della madre ideale ed è solo parlandone che questo mito può essere smontato. Allora si potranno veramente festeggiare le mamme, al plurale, ognuna diversa, ognuna libera di inventare e vivere il proprio modo di essere mamma.

Venerdì 19 maggio, alle 18 al Museo degli Affreschi G.B. Cavalcaselle – Sala Galtarossa si terrà  l’incontro dal titolo “Festa della mamma imperfetta”, per un dialogo tra esperti e il pubblico presente su cosa significa essere mamma oggi, partendo dal presupposto che le difficoltà sono un fattore comune a tutte che, se messe in rete, possono diventare risorsa.

Ai saluti dell’Assessore alle Politiche Educative e Scolastiche Elisa La Paglia, seguiranno gli interventi di Margherita Accorti e Barbara Giacominelli, responsabile clinica e presidente di Jonas Verona, centro di clinica psicoanalitica per i nuovi sintomi che collabora all’iniziativa. Durante l’incontro sarà organizzato a beneficio dei partecipanti un servizio didattico per bambini dai 5 ai 10 anni, fino ad un massimo di 30 bambini.

“Si parlerà delle mamme acrobate di oggi che si devono destreggiare tra il senso di colpa e il costante riferimento a modelli e stereotipi abbastanza superati nella società attuale – ha detto l’assessora alle Politiche educative Elisa La Paglia-. Un modo per condividere la festa della mamma con tutte le diversità che ci possono essere e con le difficoltà quotidiane, metterle a fattor comune e da questo trarre giovamento. Interessante capire quali spunti arriveranno per ragionare su quali servizi il Comune potrebbe mettere a servizio dei genitori per andare incontro alle mamme”.

Sul tema, in programma anche l’incontro di domenica 14 maggio alle 17 al Centro Culturale Casa di Ramia, dove sarà analizzato e contestualizzato il libro ‘Culture della maternità e narrazioni generative’ e in particolare il capitolo ‘Il cerchio delle storie. Un progetto condiviso tra madri a distanza, operatrici e bambini in Romania e Italia”.

Interverranno la consigliera comunale Beatrice Verzè, la dr.ssa Elena Migliavacca coordinatrice di Casa di Ramia, la dr.ssa Alessandra Fischetti, psicologa dell’Opera Famiglia Canossiana Nuova Primavera e le donne dell’associazione Le Malve di Ucraina.

“Un momento di confronto alla Casa di Ramia con le donne dell’associazione Malve di Ucraina per interrogarsi e ragionare insieme sulle diverse tipologie di maternità e di come si può essere madri in diverse maniere” ha detto l’assessore alle Pari opportunità Jacopo Buffolo.

 
 

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