Mai più antenne selvagge in città

 
 

Da oggi in poi, per l’installazione di nuove antenne delle telecomunicazioni in città servirà il lasciapassare dell’Amministrazione comunale. Sia se ubicate su suolo pubblico che privato. Lo ha deciso la Giunta su proposta dell’assessore all’Edilizia privata Andrea Bassi. Un primo passo per normare l’arrivo ‘selvaggio’ di nuove strutture, come successo in passato. Il parere del Comune sarà pertanto vincolante. In questo modo l’Amministrazione potrà censire tutti gli impianti esistenti, escludere i siti sensibili e valutare il corretto insediamento nel rispetto dei diritti pubblici.

E i prossimi step saranno la stesura di un Piano per le antenne di telecomunicazione e di un Regolamento sia per le nuove installazioni che per le riconfigurazioni o implementazioni delle strutture già esistenti.

Secondo la relazione avvallata dalla Giunta, per ogni proposta e Scia presentata, la direzione Attività edilizia Suap Suep del Comune non si limiterà a valutare la conformità della documentazione presentata e a chiedere i pareri degli enti coinvolti, tra cui Arpav, come previsto dalla Legge. Ma da oggi farà un passaggio in più, acquisendo anche il parere dell’Amministrazione, soprattutto in merito all’adeguatezza dei siti sui quali i gestori vorranno installare i nuovi impianti.

Mai più antenne selvagge in città, come successo davanti alle scuole di Quinzano o in mezzo alle case di viale del Commercio – ha detto Bassi -. Se fino ad oggi l’iter era semplificato dalla normativa del 2003, per cui bastava presentare una semplice Scia al Comune, in quanto le antenne sono equiparate a opere di pubblica utilità di edilizia primaria, da ora in avanti la Giunta si esprimerà in merito ad ogni richiesta, sia essa su suolo pubblico che privato. L’obiettivo è monitorare l’installazione di nuove strutture ma anche tutelare i luoghi sensibili”.

 
 

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