Lupi in città, Casali: “bene piano di contenimento del 3-5%”

 
 

“Non ci sono dubbi, la predazione avvenuta ad Avesa l’altra notte è stata opera di tre esemplari, che hanno ucciso un animale e ferito una puledra. Sembra che anche l’Europa se ne sia accorta, e che il lupo non sia più considerato una specie particolarmente protetta. Dopo decenni di silenzi e protezionismo, finalmente si registra un primo passo da parte dell’Europa verso il contenimento del lupo. Come annunciato, il lupo, finora classificato come specie particolarmente protetta e quindi non cacciabile, è stato ora riclassificato come specie protetta, con un piano di contenimento del 3-5%”.

E’ quanto dichiara il consigliere regionale Stefano Casali (Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni).

“È solo un primo passo, come hanno confermato alcuni colleghi in Europa, ma finalmente la Direttiva Habitat è stata messa in discussione – continua Casali –. Dopo le numerose predazioni registrate anche sulle nostre montagne, è ormai risaputo che i lupi attaccano non solo gli animali da allevamento, ma anche quelli da compagnia, e la loro pericolosità per l’uomo non può essere esclusa a priori. Un plauso al lavoro svolto dagli eurodeputati che tanto si sono battuti su questo tema. Ora attendiamo che la direttiva venga recepita e applicata anche in Veneto, perché il numero di capi uccisi dalla predazione continua ad aumentare, mettendo a rischio allevatori e cittadini”.

“Il lupo è un animale affascinante, ma la sua presenza incontrollata crea problemi concreti. Serve un equilibrio tra la tutela della specie e la sicurezza del territorio. È giunta l’ora di adottare misure efficaci per contenere il fenomeno. In Veneto non possiamo più permetterci di restare fermi di fronte a questa emergenza. Sarà importante organizzare un momento di confronto nel territorio più colpito dalla predazione del lupo – conclude Casali – per confrontarsi con quelle realtà più colpite da questo fenomeno e che da tempo attendono risposte”.