L’onda d’urto del comitato “Verona ai Veronesi” contro il business dell’accoglienza

 
 

Dal proprio profilo Facebook il comitato “Verona ai Veronesi” rendiconta il risultato della manifestazione di ieri contro il business dell’accoglienza e l’arrivo ritenuto indiscriminato di immigrati:

“1500 persone sono scese in strada ieri sera assieme al comitato “Verona ai Veronesi” per dire “Stopal business dell’accoglienza e per manifestare contro i disordini generati da alcuni richiedenti asilo ai danni dell’incolpevole comunità già pesantemente gravata e oltremodo infastidita dai costi economici e sociali che l’ “emergenza profughi” sta comportando. Quello lanciato ieri sera, in una Verona avvolta dalla morsa del gelo, è sicuramente un fortissimo e confortante segnale. 

Siamo certi che il numero di manifestanti sarebbe stato sicuramente superiore, se lo spiegamento di forze dell’ordine messo a disposizione per il corteo fosse stato meno imponente. Riteniamo a dir poco sproporzionata e ingiustificata la scelta di impiegare un numero così elevato di addetti alla pubblica sicurezza. Un’inutile dimostrazione di forza e una sterile volontà di mostrare i muscoli in una zona della città e all’interno di una manifestazione che, come tutti i precedenti cortei promossi dal Comitato nella provincia di Verona, non ha mai fatto registrare momenti di tensione, tanto meno ieri sera, dove la cosiddetta “controparte” portava in strada numeri raccogliticci prossimi alle rigidissime temperature della serata. 

Una vittoria anche contro tutti coloro che ci taccia come seminatori di odio, di intolleranza e di razzismo. Nessuno slogan e nessuna minaccia rivolta contro i “profughi”. I bersagli come sempre sono stati tutti coloro che alimentano la speculazione economica connessa all’immigrazione, permettendo che nordafricani adulti, che non fuggono da nessuna guerra e da nessuno stato di emergenza, siano destinati dopo un lungo bivacco negli hotel a non trovare mai lavoro e quindi pronti a delinquere per sopravvivere oppure ad essere inseriti nei cicli produttivi industriali come manodopera a basso costo, causando l’abbassamento ulteriore dei livelli salariali e delle tutele dei lavoratori. 

Non è certo razzismo o odio razziale, non comprendere la sfrenata propensione nell’accogliere immigrati, tenuto conto del dramma della disoccupazione, soprattutto giovanile (39.4%), che affligge la Nazione. Razzismo, se mai, è vietare una manifestazione a Veronetta “per l’alta concentrazione di immigrati”, assumendo in questo modo che ogni immigrato residente nel quartiere, in quanto tale, debba per forza sostenere ed avvalorare la causa di alcuni richiedenti asilo birbantelli che, come ringraziamento per l’ospitalità loro offerta, bloccano il traffico rovesciando cassonetti e prendendo a calci le auto in sosta”.

 
 

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