L’obbligo della revisione alle funivie venga prorogato!

 
 

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Daniele Polato sottolinea con soddisfazione il voto unanime con cui il Consiglio regionale del Veneto ha fatto propria la sua mozione in materia di impianti a fune. Il documento approvato impegna la Giunta ad intervenire presso il Ministero dei trasporti per verificare la possibilità di concedere una congrua proroga a tutte le scadenze temporali ricadenti negli anni 2021 e 2022 riguardanti le revisioni di funivie, cabinovie, ovovie, seggiovie, sciovie, teleferiche e, più in generale, tutti gli impianti di trasporto che hanno i loro veicoli sospesi a fune o che utilizzano le funi per il proprio moto.

“Le vigenti norme – afferma Polato – individuano specifici interventi da espletare sugli impianti a determinate scadenze temporali e preordinati a garantire il permanere di condizioni di sicurezza. La pandemia da Covid19 ha impattato in modo molto pesante sull’attività turistica determinando contrazioni di fatturato importanti e gli impianti a fune, primo anello della filiera turistica in montagna, hanno risentito moltissimo di queste contrazioni, che hanno determinato importanti perdite. Nonostante ciò gli esercenti degli impianti devono far fronte alle scadenze eseguendo le revisioni periodiche degli impianti e sopportando spese non indifferenti, soprattutto in presenza di una emorragia finanziaria come quella legata alla pandemia”.

“Lo scorso febbraio il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia – continua il consigliere – ha proposto alla Giunta regionale di sollecitare il Governo per una moratoria delle scadenze, non solo legata al fatto emergenziale della pandemia, ma soprattutto, legata al fattore economico”.

“Nel frattempo il Ministero delle Infrastrutture è intervenuto concedendo una proroga – aggiunge Polato – non legata alla vita naturale degli impianti ed alla reale situazione economica ma alla durata dell’emergenza, in probabile proroga a fine luglio. Ma questa soluzione non risolve il problema da noi evidenziato soprattutto per quegli impianti con scadenza nel 2022 che non avrebbero comunque le risorse finanziarie per gli interventi vista l’allarmante limitazione della liquidità aziendale”.

“Consapevoli che le revisioni sono un fattore imprescindibile della sicurezza degli impianti a fune e che le moratorie dovranno essere concesse solo se la sicurezza non viene meno, eseguendo comunque quei lavori che si rendessero strettamente necessari al mantenimento dello standard di sicurezza, abbiamo chiesto alla Giunta di intervenire presso il Governo – conclude Daniele Polato – affinché le moratorie siano legate a fattori oggettivi di bilancio, dando tempo alle aziende di risanare i loro conti”.

 
 

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