Presidente Bentegodi a favore della cannabis, Polato: “Vergogna”

 
 

“Sono allibito per come il Presidente della fondazione Bentegodi di Verona, Giorgio Pasetto, abbia pubblicizzato con superficialità la cannabis Made in Italy”.

Questo l’incipit del consigliere regionale Daniele Polato che contesta il post del Presidente della Bentegodi Giorgio Pasetto “il vino è un asset importante per il nostro paese? Può esserlo anche la Cannabis Made in Italy”. Uno slogan allontanato con decisione dal consigliere regionale “dal momento che, il presidente di una fondazione”, continua Polato, “che per statuto ha l’unico scopo di diffondere la pratica sportiva tra i giovani quale elemento essenziale dell’educazione integrale della persona, non dovrebbe, al di là delle proprie convinzioni personali e politiche, esprimersi andando contro una legge dello Stato. Nel caso specifico, Pasetto ricopre un ruolo super partes di educatore, e quindi ritengo il suo post sui social assolutamente inaccettabile dal punto di vista istituzionale, oltre che umano. Per questo chiedo al sindaco di Verona di stigmatizzare il grave comportamento del presidente di una fondazione pubblica dedicata all’educazione dei giovani, e dichiarare se è d’accordo nel mantenerlo nel ruolo che ricopre, o se ritiene di chiederne le immediate e giuste dimissioni. Sarebbe comunque un gesto di grande dignità se Pasetto le dimissioni le rassegnasse spontaneamente. Non trovo poi giusto che la Regione finanzi, ovviamente con fondi pubblici, una Fondazione il cui presidente promuove l’uso della cannabis. Cosa ne pensano l’assessore Donazzan e l’assessore Corrazzari? Non credo proprio siano d’accordo, per il semplice motivo che sono abituati a rispettare rigorosamente le leggi. Mi è sembrato inoltre orribile che Pasetto abbia pubblicizzato la cannabis Made in Italy accostandola al vino, sostenendo che come quest’ultimo può diventare un asset importante per il nostro Paese. Peccato che il vino non sia mai stato proibito per legge, la Cannabis si. Conosco personalmente famiglie distrutte da figli che fanno uso di stupefacenti, e l’impotenza che provano nel tentare di uscire da un tunnel infinito. Per non considerare inoltre gli atti criminali legati allo spaccio e alla violenza.”

Un recente studio americano, su un campione di quasi 30.000 studenti delle scuole superiori, ha evidenziato che dire sì alla cannabis aumenta le probabilità di concedere un “si” anche ad altri stupefacenti più pericolosi. “È questo il messaggio educativo che il presidente Pasetto vuol dare ai suoi giovani della Bentegodi?”, conclude il consigliere Polato.

 
 

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