L’intesa Emilia Romagna-Governo indica che in Veneto sono stai sperperati 15 milioni

 
 

“L’avvio del tavolo istituzionale tra Governo ed Emilia Romagna è la più plastica dimostrazione che non serviva farci spendere 15 milioni di euro per ottenere lo stesso risultato”. Così, all’unisono, Vincenzo D’Arienzo, deputato PD e Federico Benini, Consigliere comunale PD Verona.

Per D’Arienzo “La maggiore autonomia per l’Emilia-Romagna e, quindi, per conseguenza, anche del Veneto e della Lombardia, è un obiettivo sempre più concreto e condiviso anche dal Governo. Per fortuna, quel referendum fasullo non inciderà sulla nostra volontà di perseguire maggiore autonomia. Il centrosinistra veneto ha sempre perorato la causa federalista, Zaia non solo l’ha osteggiata in passato, ma adesso con questo atto rischiava di compromettere tutto. La firma Emilia/Governo ci tranquillizza da questo punto di vista. Adesso, e ancora di più, è inutile andare a votare. Anche perché è chiarissimo che si tratta di propaganda politica della Lega Nord ed un eventuale quorum verrebbe utilizzato da Zaia per tentare di scavalcare strumentalmente il percorso autonomista avviato”.

Secondo Benini, “Se la Regione Emilia-Romagna punta ad ottenere maggiore autonomia legislativa e amministrativa per poter gestire direttamente, e con risorse certe, materie fondamentali per l’ulteriore crescita sociale ed economica dei propri territori, ogni concessione deve riguardare anche il Veneto. Zaia la smetta di fare propaganda leghista perché rischia di affossare il risultato. La scelta dell’Emilia Romagna ci dice che Zaia ci fa spendere inutilmente tanti milioni e che non coglie un’opportunità di sviluppo e di crescita, nell’ambito dell’unità nazionale e dell’alveo costituzionale, fondamenta che non possono mai essere messe in discussione”.

Conclude D’Arienzo: “E’ giusto premiare le Regioni virtuose, con i conti in ordine e un alto tasso di efficienza nei servizi forniti, in primo luogo ai cittadini. Quindi, anche con il grave errore commesso da Zaia, il Veneto comunque deve candidarsi per ottenere le medesime maggiori autonomie che saranno concesse all’Emilia. Per ottenere questo risultato è più che mai necessario non andare a votare, in modo che non si facciano altri danni”. 

 
 

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