Licenziamento collettivo Vetrerie Riunite: la trattativa parte con il piede sbagliato

 
 

“Il secondo incontro svolto in sede sindacale con l’azienda si è chiuso dopo soli 5 minuti.
Nel corso del primo incontro avevamo posto all’azienda la seguente richiesta al fine di mitigare l’impatto sociale della procedura di licenziamento collettivo: Utilizzo di un ammortizzatore sociale come il contratto di solidarietà e contestualmente la disponibilità ad accettare la risoluzione dei rapporti di lavoro su base volontaria con una incentivazione all’esodo durante questo percorso”.

Questo l’incipit dei Dindacati CGIL-UIL.

“All’inizio dell’incontro del 9 aprile l’azienda ci ha risposto che non ci sono le condizioni per rispondere positivamente alle nostre richieste.

Con questa risposta si certifica il fatto che tutto quanto è stato dichiarato sino ad oggi dall’azienda sono soltanto chiacchiere. Ci è stato spiegato in più occasioni che il tavolo unitario con Borromini non era utile perché la situazione delle 2 aziende era molto diversa.

Dopo aver preso atto che il percorso previsto la gestione dei 49 esuberi è uguale e identico a quello di Borromini, abbiamo deciso di abbandonare il tavolo e tornare dai lavoratori.

La mobilitazione continua e la settimana prossima verrà proclamato uno sciopero di 4 ore per ogni turno con assemblea dei lavoratori.

Nelle prossime ore comunicheremo le modalità organizzative dello sciopero”