Storie, aneddoti ed emozioni della più grande nuotatrice azzurra.
Tutti racchiusi nel libro “Federica Pellegrini. Vincere, vivere, sorprendere: lo stile libero di una leggenda italiana” scritto dal giornalista della Gazzetta dello Sport Stefano Arcobelli e presentato in sala Arazzi.
Il libro non tratta l’aspetto tecnico, ma è rivolto a chiunque volesse conoscere la vita da atleta e quella di tutti i giorni della campionessa che ha scritto pagine memorabili del nuoto mondiale.
La Pellegrini infatti vanta un palmares unico, con quasi sessanta medaglie internazionali fra Olimpiadi, Mondiali ed Europei.
Dal podio olimpico in una gara individuale a 16 anni fino alla quinta finale olimpica nei 200 stile libero a Tokyo. Anni di bracciate attraverso le varie generazioni, una vita di sacrifici ricambiata da successi e record unici al mondo, per la ragazza veneta diventata negli anni divina e che, una volta terminata la carriera è stata eletta membro del CIO.
La prefazione del libro, corredato da una ricca sezione fotografica, è stata scritta dalla giornalista della Rai Elisabetta Caporale.
Alla presentazione del libro, durante la quale sono stati raccontati aneddoti legati alla campionessa e si è ricordato il tecnico Alberto Castagnetti, figura fondamentale per la carriera della nuotatrice, sono intervenuti il sindaco Federico Sboarina, l’assessore allo Sport Filippo Rando, l’assessore alle Aziende partecipate Stefano Bianchini, il giornalista e autore Stefano Arcobelli, l’allenatore Nazionale di nuoto Matteo Giunta, il campione europeo di nuoto Emiliano Brembilla, atleti e rappresentanti di associazioni sportive.
L’incontro è stato moderato dal Caporedattore del giornale L’Arena Luca Mantovani.
“Federica Pellegrini, nell’immaginario di tutti noi, è ormai considerata a tutti gli effetti una veronese, ed è un grande orgoglio – ha detto il sindaco Sboarina -. Ha iniziato a nuotare qui quando ero assessore allo Sport, ed ho avuto la fortuna di poterla conoscere e vederla crescere, non solo guardando alle vittorie, ma anche per quello che ha fatto per il movimento del nuoto e per la città, diventando testimonial della città. Tra quattro anni saremo città olimpica, e possiamo dire di avere nella nostra città la porta bandiera. Ringrazio Arcobelli per aver messo nero su bianco tante belle cose riguardanti la Pellegrini”.
“La bellezza dell’attività di Federica Pellegrini, oltre alle vittorie, è stata la capacità di rialzarsi sempre – ha affermato l’assessore Rando -. Nello sport e nella vita cadere è facile, ed essere un campione significa anche superarsi e raggiungere determinati traguardi, diventando come Federica una leggenda”.
“Da sempre la presenza di una campionessa come Federica Pellegrini, oltre ad essere un lustro per la città, è uno stimolo per i ragazzi – ha aggiunto l’assessore Bianchini -. Chiunque può provare a diventare un campione, ed è nostro compito stimolare i nostri ragazzi per poterci provare in qualsiasi disciplina”.
“Federica Pellegrini ha il merito di aver portato il nuoto e il mondo delle piscine nelle case, rendendolo popolare – ha sottolineato Arcobelli -. Per questo non si può non rileggere un’epopea lunga vent’anni, ma attraverso riflessioni che vanno oltre le conquiste, cercando di scoprire chi è veramente la Pellegrini attraverso tutti i miei appunti e interviste fatti negli anni”.