L’Histoire du Soldat al Ristori accomuna Stravinsky a Dante

 
 

Un importante appuntamento è stato organizzato per stasera alle 20 dal Teatro Ristori e in streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del teatro.

Nell’ambito della Rassegna “Teatro Ristori Digital”, sarà proposto dalla Windkraft Tirol, Kapelle Für Neue Musik, diretta da Aldo Sisillo, uno speciale omaggio al genio di Igor Stravinsky con “L’Histoire du Soldat”, il capolavoro teatrale e musicale del Novecento, nato da una favola di Afanasiev, e su testo di Charles Ferdinand Ramuz.

Stravinsky volutamente aveva ideato uno spettacolo povero che potesse essere realizzato con pochissimi mezzi, durante la grave crisi economica provocata dalla Prima Guerra Mondiale

“L’Histoire du Soldat”, s’incentra sulla storia di un soldato che, tornato a casa per una licenza, viene blandito dal diavolo che gli sottrae il violino in cambio di un libro capace di realizzare ogni suo desiderio.

In tre giorni tutti i sui sogni si realizzano, ma al suo risveglio, una volta tornato a casa, si rende conto che sono trascorsi tre anni, e nulla è più come prima.

Il dramma dello sradicamento è l’idea di fondo della composizione, mentre il soldato è la metafora dell’uomo costretto a viaggiare, come l’autore e il compositore, lontano dalla propria patria a causa delle guerre.

Peppe Servillo, l’artista che ha debuttato con gli Avion Travel nel 1980 sarà la voce recitante.

Oltre a Servillo protagonista dell’appuntamento è la Windkraft Tirol, Kapelle Für Neue Musik, l’orchestra di fiati a legno ed ottone diretta da Aldo Sisillo, si distinse tra tra le fila delle orchestre di musica contemporanea, sin dal 1999 anno dalla sua fondazione.

L’orchestra è ricordata per la sua partecipazione, oltre ai numerosi concerti in diversi Festival in Italia e all’estero, per quell’evento di particolare rilievo, il “Die Himmlische Stadt” che si è svolto nel settembre 2011, realizzato con la famosissima Hilliard Ensemble e il coro Novo Canto.

L’appuntamento di stasera in quest’anno di celebrazioni dantesche spinge il Teatro Ristori a porsi la domanda: “Cos’hanno in comune Igor Stravinsky, genio di San Pietroburgo e Dante Alighieri, il Ghibellin Fuggiasco?

Esiste un reale parallelismo tra questi due illustri “pellegrini”, che trasformarono il momento critico della loro vita nel punto di forza: esuli dalle rispettive patrie per motivi politici (Firenze e San Pietroburgo), e creatori di nuovi codici linguistici (il Volgare dantesco e il “rap” ante litteram del Teatro da Camera stravinskiano)”.

 
 
Classe 1959. Sono iscritto all’ordine dei giornalisti dal 1983. Sono stato il responsabile dell’ufficio stampa di Amia per oltre trent’anni. Appassionato di storia e cultura veronese ho fondato la rivista Civiltà veronese e una casa editrice che ha pubblicato importati volumi, tra cui alcuni racconti inediti di Emilio Salgari e “Le invenzioni del cerusico coltelli di Berto Barbarani”. Appassionato di storia religiosa ho pubblicato oltre mille schede biografiche di santi, beati, venerabili e servi di Dio. Dopo aver fatto il parlamentare, il sindaco e il consigliere comunale, da pensionato voglio torno ad occuparmi di quanto mi appassiona.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here