Lessinia; 49enne escursionista cade in una cavità carsica e rischia l’ipotermia

Istantanea di un'esercitazione del corso con sede a Trento.
 
 

Ieri pomeriggio, sabato 8 gennaio, attorno alle 14, la Centrale del 118 è stata allertata per un’escursionista sprofondata per un paio di metri in una cavità carsica nella zona di Castel Gaibana, in Lessinia.

La donna, una veronese 49enne residente a Caldiero, stava camminando assieme alla figlia e al suo cane, quando senza accorgersene si è trovata sopra la fessura nel terreno coperta da 30/40 centimetri di neve: il ponte innevato ha ceduto sotto il suo peso e lei è caduta all’interno della grotta.

Scattato l’allarme, l’elicottero di Verona Emergenza si è portato sul posto e, dopo aver individuato il punto, ha sbarcato in hovering nelle vicinanze il tecnico di elisoccorso. Arrivato sul ciglio della cavità, larga circa un metro e profonda una ventina, il soccorritore ha attrezzato un ancoraggio e si è calato dentro il foro, dove, per fortuna, la donna era riuscita a fermarsi quasi in cima e a rimanere ferma senza scivolare ulteriormente.

Dopo averla assicurata, il tecnico l’ha sollevata verso l’alto, portandola fuori aiutato anche da tre ragazzi che si trovavano sul posto.
Recuperata con un verricello, l’escursionista, che aveva preso una botta sulla testa e si trovava in probabile ipotermia, è stata trasportata all’ospedale di Borgo Trento per gli accertamenti del caso.
Una squadra del Soccorso Alpino di Verona era pronta a intervenire in supporto alle operazioni a Malga San Giorgio.

 
 

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