L’Eritrea chiude presidi sanitari e scuole cattoliche. Comencini: “Il governo intervenga”

 
 

A maggio il governo d’Eritrea ha chiuso forzatamente o sequestrato venti scuole gestite dalla Chiesa, a seguito di un’ondata di nazionalizzazioni nel campo dell’istruzione. Il giro di vite nei confronti degli istituti educativi cattolici è iniziato tre anni fa, nel 2018, parallelamente alla requisizione e alla chiusura delle strutture sanitarie gestite dalla comunità cattolica. La Lega, per queste motivazioni, ha interrogato il ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale per sapere quali iniziative il Governo intenda assumere per incoraggiare lo Stato eritreo a rivedere le proprie decisioni, rinunciando alla chiusura delle scuole cattoliche di cui avrebbe programmato l’esproprio o comunque la cessazione delle attività”.

Lo dichiarano i deputati della Lega Vito Comencini e Silvana Snider, membri della III commissione Affari Esteri e comunitari.

 
 

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