“Le stanze del vetro” si aprono a Venezia per raccontare la sinergia artistica Cappellin-Scarpa

 
 

Apre a Venezia domani, 10 settembre, la mostra “Le stanze del vetro – La vetreria M.V.M. Cappellin e il giovane Carlo Scarpa 1925-1931”, curata da Marino Barovier, a ripercorrere per la prima volta la storia della vetreria fondata da Giacomo Cappellin nel 1925, mettendo in luce l’importanza che la M.V.M. Cappellin & C. ha avuto a Murano tra gli anni Venti e l’inizio dei Trenta, animata dalla passione di Giacomo Cappellin, e, dalla fine del 1926, con l’intervento del giovane architetto veneziano Carlo Scarpa che in alcuni casi fu interprete dello stesso Cappellin, in altri riuscì ad assumere autonomia nella progettazione di modelli che si distinsero soprattutto per il ricorrenza di forme geometriche.

La mostra presenta la varietà produttiva M.V.M. Cappellin & C.  che, grazie a continue ricerche sulla materia vitrea e sulla forma, ha realizzato opere di qualità, rivisitando talvolta antiche tecniche di lavorazione come la filigrana a reticello e il decoro fenicio. Vengono presentati al pubblico, tra gli oggetti, il grandioso centrotavola in vetro a canne e in vetro trasparente iridato, esposto nel 1931 alla “Mostra del Giardino Italiano” di Firenze, alcuni animali marini come pesci e polipi e due coloratissime vetrate in stile muranese.

“La vetreria M.V.M. Cappellin e il giovane Carlo Scarpa 1925-1931”, rientra nel programma della seconda edizione di “The Venice Glass Week”festival internazionale dedicato all’arte vetraria, che si tiene a Venezia, Murano e Mestre dal 9 al 16 settembre 2018. 

InfoMostra: dal 10 settembre 2018 al 6 gennaio 2019, ingresso libero.
Orari: 10 – 19, chiuso il mercoledì (aperto mercoledì 12 e 19 settembre in occasione di “The Venice Glass Week” e “Homo Faber. Crafting a more human future”)
Fondazione Giorgio Cini, isola di San Giorgio Maggiore, Venezia

 
 
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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