L’aviaria si mangia 14 milioni di polli; la nostra provincia fra le più martoriate

 
 

Sono ben 306 i focolai di influenza aviaria che dallo scorso ottobre 2021 ad oggi hanno interessato gli allevamenti di pollame da carne in tutta la nostra Nazione, soprattutto (ahinoi) Veneto e Lombardia; circa 13/14 milioni sono i capi abbattuti per fermare l’avanzata dell’epidemia.

Questa la stima contenuta nel report dell’Istituto Sperimentale Zoo-profilattico delle Venezie aggiornato a martedì 11 gennaio.

La maggior parte dei virus sono stati identificati come appartenenti al sottotipo H5N1. Le province interessate sono soprattutto Verona e Mantova – sono anche quelle con la maggiore concentrazione di allevamenti di pollame – con casi sporadici nel bresciano e nel rodigino.
Per fermare il propagarsi dell’epidemia gli allevatori sono stati costretti ad abbattere tutti i capi, un numero compreso tra 13 e 14 milioni di volatili.
Alla data del 10 gennaio, tutti i focolai censiti sono stati ritenuti estinti.

L’aviaria è stata riscontrata dall’IZSV anche in alcune specie selvatiche: si tratta solo di 17 casi, in diverse zone d’Italia, l’ultimo dei quali censito il 31 dicembre scorso.
Tra questi casi, anche un gufo reale, che potrebbe aver contratto il virus nutrendosi di parti di carcasse di animali già ammalati.

 
 

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