La viola da gamba di André Lislevand per il festival del Barocco

 
 

Il Ristori Baroque Festival diventa sempre più pop. Giovedì 16 febbraio alle ore 20, nuovamente in San Pietro in Monastero sarà il giovane e talentuoso violista da gamba André Lislevand a regalare al pubblico, con il suo album d’esordio Forqueray Unchained (2021), premiato con il prestigioso premio Diapason Decouverte dalla rivista francese Diapason, una chiave interpretativa assolutamente originale e fresca della musica antica.

Incentrato sul grande repertorio violinistico di Antoine Forqueray, uno dei due più grandi violinisti del Sei e Settecento della musica barocca francese insieme a Marin Marais, il concerto propone, incastonate nella Suite Mosaïque, opere originali per viola da gamba di Forqueray unitamente a brani rivisitati di musicisti a lui contemporanei come, appunto, Marin Marais e Robert de Visee.

Con André Lislevand a Verona, anche i musicisti Jadran Duncumb, giovane liutista e chitarrista anglo/croato/norvegese e Paola Erdas, clavicembalista italiana che hanno collaborato al suo album. Un lavoro che conserva un grande sogno, quello di «Poter portare la viola da gamba e la musica barocca sui grandi palchi – spiega André in un’intervista pubblicata sui suoi canali social -, ad un pubblico vasto. Grazie ad una interpretazione del repertorio antico fatta con un’energia nuova e giovane, un’energia che riguarda la libertà; un’energia “attuale”, perché la musica è qui ed ora, nell’istante in cui accade». 

Un’energia “scatenata” che André Lislevand mette nel suo Forqueray “Unchained”, forte, giovane, elegante e maturo.  In cui riesce a fare sintesi di quel dualismo che contraddistingue la musica nella Francia del Re Sole: assolutamente francese, ma con forti influenze italiane.  Il suono, i colori e la compostezza formale della musica francese si fondono così con lo stile italiano, libero, personale, senza catene. Ne esce un’interpretazione intrigante che conserva la magia della perfezione d’oltralpe ma anche il virtuosismo, la forza e la verve tutta italiana.

Veronese di Peschiera del Garda, classe 1993, André Lislevand è figlio di genitori franco-norvegesi, anche loro musicisti, trasferitisi in Italia da Basilea nel 1987. Proprio a Verona André inizia a studiare, a 11 anni, la viola da gamba con il Maestro Alberto Rasial Conservatorio Dall’Abaco; a 16 anni collabora con diversi gruppi di fama europea, esibendosi in Festival e concerti in Europa. Assieme alle partecipazioni e ai concerti, decide di frequentare alcune Masterclass con i più importanti violisti: da Jordi Savall aPaolo Pandolfo, che dal 2013 diventerà suo Maestroalla Schola Cantorum Basiliensis, da Philippe Pierlot a Lorenz Duftschmid e Guido Balestracci: esperienze che segnano una svolta significativa e una presa di coscienza dello strumento.

 
 
Classe 1959. Sono iscritto all’ordine dei giornalisti dal 1983. Sono stato il responsabile dell’ufficio stampa di Amia per oltre trent’anni. Appassionato di storia e cultura veronese ho fondato la rivista Civiltà veronese e una casa editrice che ha pubblicato importati volumi, tra cui alcuni racconti inediti di Emilio Salgari e “Le invenzioni del cerusico coltelli di Berto Barbarani”. Appassionato di storia religiosa ho pubblicato oltre mille schede biografiche di santi, beati, venerabili e servi di Dio. Dopo aver fatto il parlamentare, il sindaco e il consigliere comunale, da pensionato voglio torno ad occuparmi di quanto mi appassiona.

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