La Turandot sulla webTV di Fondazione Arena

 
 

Dal 14 maggio alle 12.00, al costo di € 9,90 per ciascun accesso, l’opera sarà disponibile per 30 giorni come contenuto premium della webTV di Fondazione Arena.
Alla programmazione della Stagione Artistica del Teatro Filarmonico, ancora disponibile gratuitamente, si affiancano i grandi allestimenti areniani per riportare idealmente il pubblico in Anfiteatro con alcune delle produzioni iconiche in attesa di accoglierlo nuovamente dal 19 giugno al 4 settembre per il 98° Festival lirico.

Franco Zeffirelli, autore di regia e scene, ha collocato l’azione “al tempo delle favole” in una Pechino antica e atemporale, arricchita dai costumi del premio Oscar Emi Wada, con i movimenti coreografici curati da Maria Grazia Garofoli e il lighting design dell’areniano Paolo Mazzon.

Scene imponenti, grandi azioni di massa, sfilate di cortei, contrasti cromatici e cura dei dettagli scenici: tutto concorre a sottolineare l’atmosfera del dramma degli enigmi per eccellenza, dove è in gioco la vita stessa e la risposta sta nell’amore che scioglierà il cuore della gelida protagonista.

Per ciascuna delle successive edizioni in cui è stata presente in cartellone (2012, 2014, 2016 e 2018), questa produzione ha riscosso grande successo di pubblico e critica. Turandot, che tornerà in cartellone nel Festival 2021 con nuova veste ricca di suggestioni e tecnologia, è un’opera che è sempre stata molto apprezzata a Verona fin dalla sua prima rappresentazione areniana nel 1928, a soli due anni dalla prima assoluta: infatti, nonostante sia il titolo più recente del catalogo pucciniano, è stato anche il primo del compositore ad essere messo in scena in Arena, collezionando fino ad oggi un totale di 145 recite in 20 diverse stagioni che la collocano al quarto posto tra le opere più rappresentate in Arena.

La compagnia di canto (registrazione del 13 agosto 2010) guidata da Giuliano Carella vede Maria Guleghina nei panni della principessa Turandot; al suo fianco il grande Salvatore Licitra come Calaf, con Tamar Iveri quale Liù; Timur è Luiz-Ottavio Faria; i tre ministri di corte Ping, Pong e Pang sono interpretati da Leonardo Lopez Linares, Gianluca Bocchino e Saverio Fiore. Completano il cast Carlo Bosi come Imperatore Altoum, Giuliano Pelizon nella parte del Mandarino e Angel Harkatz Kaufman, infine, come Principe di Persia.
Protagonisti l’Orchestra, il Coro, il Ballo e i Tecnici dell’Arena di Verona, insieme a numerose comparse e con il Coro di Voci bianche A.LI.VE diretto da Paolo Facincani.

 
 

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