Riceviamo e pubblichiamo la nota del gruppo consiliare comunale Pd di Verona composto da Carla Padovani, Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani.
“Bella idea quella di Bonato e Bocchi di regalare una bandiera della Serenissima ai nuovi nati e introdurre l’ora di veronesità nelle scuole, ci permettiamo di suggerire: perché non inserire anche un’ora di laboratorio di osteria e di pearà con il cotechino? Scherzi a parte, nelle sparate agostane del gruppo leghista emerge una visione macchiettistica della veronesità e dell’essere veneti.
In un contesto socio economico dove gli unici settori trainanti sono quelli internazionalizzati il problema dovrebbe essere semmai quello di promuovere fin da giovanissimi l’apprendimento di una, meglio due lingue straniere; sperimentare fin da giovani con automatismi e robotica che ormai sono alla portata di tutti; promuovere la conoscenza e il rispetto delle culture e delle scelte altrui, come dimostrano i numerosi episodi di intolleranza che continuano ad accadere anche nella nostra città.
Con tali proposte raffazzonate la Lega si dimostra ancora una volta incapace di mettere a frutto, a Verona come nel resto del Veneto, il grande patrimonio di fiducia che i Veronesi e i Veneti le consegnano ad ogni elezione.
La veronesità si tutela fornendo alle famiglie servizi adeguati; educando i giovani ad un uso responsabile e critico dei social network; assicurando manutenzione regolare alle scuole e un livello di professionalità dell’insegnamento sempre più elevato.
Comprendiamo che il gruppo consiliare leghista sconti seri problemi di legittimazione all’interno del mondo leghista. Se questa sparata agostana doveva servire ad emulare quelle (per lo più inarrivabili) del segretario nazionale Salvini, ci sono riusciti al 100%. Certo che quello delle bandiere è proprio un vizio leghista: dopo essere stati sorpresi a chiedere i soldi ad Agsm/Amia per la riproduzione della bandiera Contarina adesso battono cassa direttamente al Comune di Verona…”