Fulmine a ciel sereno su Agec, refezione scolastica in rivolta

 
 

Sotto Palazzo Diamanti, nella prospiciente piazzetta San Nicolò, centottanta lavoratori della refezione scolastica, muniti di bandiere, hanno protestato animatamente per denunciare carenza di personale, almeno in trenta prossimi alla pensione entro l’anno, con molti altri che nei mesi seguenti seguiranno a ruota la quiescenza.

Il dissenso, capeggiato dai sindacati Cisl e Cub, mira a tessere nuove relazioni con l’azienda al fine di ottenere un piano di nuove assunzioni, adeguamento degli stipendi, le dimissioni del direttore generale, l’ing. Marco Peretti e l’assicurazione che il servizio non verrà esternalizzato.

A stretto giro, risponde con una nota la Presidente di Agec, l’Avv. Anita Viviani, perplessa di fronte all’impeto dei dipendenti perché disponibile al dialogo per trovare soluzioni e rassicurare i dipendenti del segmento scolastico.

“Sono rimasta stupita dalla veemenza con la quale l’assemblea dei lavoratori di stamattina ha invocato il bisogno di un incontro con l’azienda. Per il comparto gas-acqua il dialogo è cominciato già a gennaio, a fronte di una semplice email, e non c’è nessuna ragione per cui la stessa cosa non possa avvenire in tempi brevi anche per i rappresentanti dei lavoratori e delle lavoratrici del comparto enti locali, tanto è vero che oggi stesso mi sono attivata per far arrivare alle Rsu e alle organizzazioni sindacali territoriali una convocazione per il giorno mercoledì 19 aprile alle ore 15.30.
L’assemblea sindacale di oggi non poteva essere la sede per un dialogo, non solo perché l’assemblea è un istituto riservato al confronto tra lavoratori, ma anche perché alla sottoscritta, già impegnata in appuntamenti precedentemente fissati e pertanto fisicamente non presente in azienda, non era giunto alcun invito né richiesta a presenziare.
Massima disponibilità al dialogo, dunque, e una rassicurazione: nei piani aziendali non è in programma alcuna esternalizzazione del personale o dei servizi, nessun posto di lavoro è a rischio. C’è in programma soltanto una riorganizzazione del lavoro che andrà a limitare il ricorso al lavoro somministrato, il cui piano verrà presentato già nel corso della prossima settimana
”.

 
 

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