La Polizia chiude per 30 giorni il bar “Coco Loco”

 
 

A conclusione di indagini mirate, la Polizia di Stato ha apposto i sigilli all’esercizio pubblico “Coco Loco” di via Luigi Prina 11.

Il provvedimento di sospensione della licenza è stato adottato in esito a ripetuti accertamenti che hanno fatto emergere con chiarezza i gravi disordini causati dagli avventori del bar, dovuti, nella maggior parte dei casi, ad un’assunzione smodata di bevande alcoliche.

Le condotte illecite e i gravi disordini accertati dai poliziotti, avvalorati dalle numerose segnalazioni dei residenti, hanno indotto il Questore di Verona, in qualità di Autorità provinciale di Pubblica Sicurezza, a disporre la sospensione della licenza comunale di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande e l’apposizione dei sigilli nel locale per 30 giorni.

L’attività degli uomini della Divisione P.A.S.I., delle Volanti e della Polizia Scientifica si è conclusa questa mattina con la notifica del provvedimento alla titolare del locale ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S che prevede la possibilità per il Questore di disporre la sospensione della licenza degli esercizi di abituale ritrovo di persone pregiudicate o che, comunque, costituiscano un pericolo per l’ordine pubblico o per la sicurezza dei cittadini.

Nello specifico, le indagini effettuate hanno consentito di definire l’esercizio come teatro abituale di episodi di violenza collettiva: lo scorso 16 settembre, gli agenti delle Volanti sono intervenuti nei pressi del locale a seguito di una lite scaturita per futili motivi e certamente aggravata dal consumo di alcolici. I poliziotti, che giunti sul posto hanno provveduto a contattare gli operatori sanitari per garantire le cure ad alcuni dei litiganti feriti, dopo circa 45 minuti dall’intervento si sono imbattuti in altri soggetti che, di ritorno nei pressi del bar, hanno iniziato nuovamente ad attaccar briga con i presenti, senza alcun riguardo per le Forze di Polizia e per il personale medico sul posto.

Si tratta solo dell’ultimo episodio accertato dagli agenti della Questura di Verona che, già nel dicembre dello scorso anno, erano stati chiamati ad intervenire a seguito della segnalazione di un uomo di etnia slava che, all’interno del bar, si era reso responsabile di gravi molestie sfociate in minacce a mano armata nei confronti di altri avventori.

Gli agenti della Divisione PASI, durante gli accertamenti, hanno inoltre rilevato, a carico della titolare dell’esercizio pubblico, la violazione amministrativa dei regolamenti comunali disciplinanti gli orari di apertura e chiusura dell’esercizio.

 
 

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