“Fa piacere che le prime due proposte su cui si è concentra l’attenzione dell’amministrazione nell’ambito del confronto per la riqualificazione dell’Arsenale (mercato coperto e Ars Electronica) siano state presentate alla Commissione tra novembre e dicembre 2017 dal Partito Democratico e dalla sottoscritta. Trovo tuttavia di scarsa utilità proseguire con le uscite in Italia e all’estero senza prima aver approfondito in loco, assieme ai tecnici e ai consulenti che con noi già si sono messi a disposizione della Commissione, le proposte abbozzate nel corso del 2017”.
Così Elisa La Paglia, consigliere comunale del Partito Democratico che spiega:
“Andare a visionare una realtà con in mano una concreta ipotesi di lavoro o magari anche una bozza di progetto, fa la differenza tra una gita di piacere pur motivata da una sana curiosità e una vera visita di approfondimento. Per tale ragione non ho partecipato alla gita di Firenze e credo non parteciperò nemmeno a quella di Linz.
Invito pertanto l’amministrazione a richiamare i consulenti già auditi (per il parco dell’innovazione sul modello Ars Electronica Tommaso Cinti e Marco Trevisan) per focalizzare meglio le rispettive proposte alla luce della prima scrematura che nel frattempo deve essere intervenuta tra le tantissime idee che si sono ascoltate nei mesi scorsi.
Il fatto, ad esempio, che la giunta sia orientata ad assegnare l’intera Corte Ovest all’Accademia di Belle Arti con una conseguente operazione immobiliare su palazzo Montanari, cambia i termini di una eventuale cittadella dell’innovazione sul modello di Ars Electronica, dal momento che essa verrebbe confinata in spazi minori della corte centrale già ripartiti tra molti altri soggetti e funzioni.
Va quindi valutato se il progetto sull’innovazione tecnologica, che l’amministrazione sembra ritenere meritevole di approfondimento, possa stare all’Arsenale oppure, come era già stato espresso in sede di commissione, possa trovare agibilità in più spazi ad esempio all’Arsenale e al Silos di Levante nell’ambito degli interventi legati al progetto periferie per la riqualificazione del quartiere di Veronetta. Procedere con iniziative estemporanee e non condivise rischia di essere poco produttivo e di rappresentare una mancanza di rispetto nei confronti dei professionisti che hanno donato il loro tempo alla città”.