La notte di “psycho Baden Powell”. Fermati due magrebìni, uno è un violentatore sessuale.

 
 

Erano circa le due della scorsa notte, quando i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Verona, durante un servizio perlustrativo, hanno notato in via Barana due soggetti magrebini seduti su una panchina dei giardini Baden Powell.

Visto l’orario e la zona piuttosto isolata, i militari, senza pensarci su due volte, decisi a controllarli, si sono portati nei pressi dei due soggetti: questi ultimi però, all’avvicinarsi degli uomini in divisa, si sono alzati e diretti nella strada opposta a quella imboccata dall’autoradio.

A quel punto, certi che i magrebini stessero provando ad evitare il controllo, i carabinieri li hanno raggiunti ed identificati: due fratelli, di origine marocchina, uno del 2005 e uno del 1992. Su quest’ultimo pendeva, da un controllo in banca dati, un rintraccio per una misura restrittiva: l’uomo era scappato dalla REMS di Pergine Valsugana (TN) dove era ristretto per reati di violenza sessuale, resistenza a PU e rifiuto di fornire le proprie generalità, oltre che per problemi di natura psichiatrica.

L’uomo è stato così tratto in arresto nella flagranza di reato di evasione ed oggi è comparso dinanzi al giudice del rito direttissimo che ha convalidato l’arresto, rinviato l’udienza a data da destinarsi e rimesso gli atti alla procura di Trento.
L’uomo sarà riassociato a idonea casa di cura.

 
 

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