CentroDestra. La Lega assalta la Presidenza del Consorzio Zai ma Gasparato non rischia.

 
 

È chiaramente una battaglia di nervi. Gli input che arrivano dalla Lega sono orientati a mettere alle strette il Sindaco perché non rinnovi Matteo Gasparato alla Presidenza del Consorzio Zai. I segnali sono più d’uno e puntano a minare le certezze ma soprattutto la lealtà del Primo Cittadino nei confronti di Verona Domani.

I “dispettucci” tra Carroccio e resto della maggioranza hanno radici profonde, partono dall’incetta di consiglieri comunali che qualche mese fa si spostarono da una parte e dall’altra per provare a riscrivere l’incidenza dei gruppi di maggioranza in sala Gozzi. Scaramucce.

Oggi la Lega punta a massimizzare ciò che non ha ottenuto con la nomina di Casali in AGSM e chiede il Consorzio Zai, mettendo in discussione il patto pre elezioni 2017 con Battiti. La recente critica dell’europarlamentare Borchia sulle responsabilità di Sboarina nella paventata fusione tra AGSM e A2A assieme al chiacchierato appoggio alla candidatura di A. Giorgetti a Sindaco 2022, suonano come moniti lanciati perché il Consorzio Zai si tinga di verde. Pressioni che tuttavia non dovrebbero portare ad alcun sconquassamento, dal momento che da Roma l’accordo su Verona tra Salvini e Meloni è di proseguire nel solco di uno Sboarina bis. Patto d’acciaio rilanciato anche stamane dai profili Instagram dei due leader politici che dispensano segnali di serenità su tutto il panorama nazionale per un centrodestra sempre più unito.

 
 

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