La grande Stagione Lirica continua al Teatro Filarmonico

 
 

Con sette titoli d’opera Fondazione Arena offre a Verona presso il Teatro Filarmonico un rilancio completo della propria attività per il 2023.

Sarà una programmazione di ampio respiro la nuova Stagione Artistica al Teatro Filarmonico che verrà inaugurata a gennaio con quattro recite di “LE NOZZE DI FIGARO”, l’opera comica di Wolfgang Amadeus Mozart e proseguirà con vero e proprio omaggio al genio di Franco Zeffirelli con la sua “AIDA” di Giuseppe Verdi, nell’allestimento realizzato nel 2001 per il Teatro di Busseto. La prima rappresentazione di Aida (12 febbraio) andrà in scena nella ricorrenza esatta dei 100 anni dalla nascita del Maestro fiorentino.

A fine marzo sul palco scenico ci sarà “WERTHER”, il capolavoro di Jules Massenet, che mise in musica il testo di Goethe divenuto simbolo del Romanticismo.
Sarà poi il turno di AMLETO, del veronese Franco Faccio (1840-1891) che era stato programmato nel 2020 ma cancellato per la pandemia.

Il quinto appuntamento accosterà “IL PARLATORE ETERNO”, di Amilcare Ponchielli e “IL TABARRO” di Giacomo Puccini.

Infine la Stagione Lirica si concluderà con “UN BALLO IN MASCHERA” di Giuseppe Verdi, assente da ben ventun anni dalla programmazione invernale della Fondazione.

Chiare le parole del Sindaco e Presidente di Fondazione Arena, Damiano Tommasi: «Vogliamo mettere sempre più energie e impegno nell’organizzazione di nuove proposte di qualità nell’offerta artistica, perché significa seminare per il futuro» a cui fa eco la dichiarazione di Stefano Trespidi «Sono due le anime della Fondazione Arena di Verona, imprescindibili e inscindibili – conclude Stefano Trespidi, Vicedirettore Artistico della Fondazione – cioè la stagione “invernale” al Teatro Filarmonico e la stagione estiva in Arena. Nella nostra visione, l’attività al Filarmonico è centrale quanto la proposta nell’Anfiteatri”.

«Si tratta della programmazione più ricca degli ultimi anni – commenta Cecilia Gasdia, Sovrintendente della Fondazione Arena di Verona –nel segno di uno stimolante ampliamento di repertorio per offrire agli spettatori capolavori nuovi o da riscoprire. Giunta quasi al termine dei cinque anni di mandato, sono particolarmente fiera del lavoro svolto».

 
 
Classe 1959. Sono iscritto all’ordine dei giornalisti dal 1983. Sono stato il responsabile dell’ufficio stampa di Amia per oltre trent’anni. Appassionato di storia e cultura veronese ho fondato la rivista Civiltà veronese e una casa editrice che ha pubblicato importati volumi, tra cui alcuni racconti inediti di Emilio Salgari e “Le invenzioni del cerusico coltelli di Berto Barbarani”. Appassionato di storia religiosa ho pubblicato oltre mille schede biografiche di santi, beati, venerabili e servi di Dio. Dopo aver fatto il parlamentare, il sindaco e il consigliere comunale, da pensionato voglio torno ad occuparmi di quanto mi appassiona.

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