“La divulgazione del materiale archivistico. Il caso del Genio Civile”: i progressi della digitalizzazione

 
 

Si tiene sabato 11 maggio, dalle ore 10 alle 12, nell’auditorium della sede degli Ingegneri di Verona (Magazzino 1, via S. Teresa, 12), il convegnoLa divulgazione del materiale archivistico. Il caso del Genio Civile”, promosso dall’Archivio di Stato di Verona in collaborazione con l’associazione Agile e il progetto Arcover, Archivi del Costruito del Territorio Veronese in Rete, finanziato da fondazione Cariverona, e condotto da un team di architetti ed ingegneri che lavorano alla digitalizzazione e messa in rete del patrimonio archivistico. All’incontro, che gode del patrocinio dell’Ordine degli Ingegneri di Verona, interverranno Roberto Mazzei, direttore dell’Archivio di Stato di Verona e Michele de Mori, architetto e presidente di Agile; per il team Arcover l’ingegnere Angelo Bertolazzi e Corrado Pellachini, docente di materie tecniche all’istituto per geometri “Cangrande” di Verona.

LA MOSTRA – L’incontro inaugura il nuovo allestimento della mostra “LUNGADIGE. Opere pubbliche nell’aria di San Giorgio tra ‘800 e ‘900” negli spazi dell’Archivio di Stato di Verona (ex-Magazzini Generali, via S. Teresa, 12): un “ritorno a casa” per l’esposizione curata dal progetto Arcover in collaborazione con lo stesso Archivio e l’Archivio Generale del Comune di Verona, dopo le prime due tappe in Biblioteca Civica e al Cangrande. Allestita da sabato 11 a sabato 25 maggio, la mostra, ad ingresso libero, è visitabile lunedì, mercoledì e venerdì 8.10 – 16.40, martedì e giovedì 8.10-17.15, sabato 8.00 – 14.30.

FONDO FOTOGRAFICO GENIO CIVILE – Pensato anche per un pubblico non specialistico, il percorso espositivo si arricchisce, nell’occasione, dei documenti originali del materiale del Fondo Fotografico del Genio Civile da cui la mostra ha preso avvio: immagini, lastre e disegni su lucido con rilievi del tronco urbano dell’Adige risalenti agli anni ’50, custoditi nell’Archivio di Stato. Le 100 immagini storiche esposte nella mostra e dedicate alla costruzione del lungadige San Giorgio – che avvenne dal 1934 al novembre del 1936 – sono state selezionate all’interno del più ampio Fondo Fotografico del Genio Civile dove sono conservate più di 6400 fotografie che raccontano i cantieri delle opere pubbliche cittadine, che trasformarono Verona e provincia nel Novecento. Un patrimonio oggi digitalizzato grazie al progetto Arcover e reso consultabile per gli utenti dell’Archivio di Stato.

Lavori sulla copertura Porta S. Giorgio, prima metà anni ‘30

DIGITAL ARCHIVE VERONA (DAVR) – Negli ultimi quindici anni, grazie al sostegno della fondazione Cariverona, l’Archivio di Stato di Verona ha condotto importanti progetti di riproduzione digitale, nati con finalità di conservazione e di pubblica consultazione. Oggetto della digitalizzazione, tutto il catasto austriaco e oltre 3.000 mappe e disegni relativi al periodo della dominazione veneziana (1405-fine del XVIII): è il Digital Archive Verona (DAVR), una banca dati locale e una piattaforma digitale, in cui le schede e le immagini delle mappe e dei disegni, ordinati per fondi di provenienza e in elenco alfabetico, sono accessibili dalla sezione DIVENIRE del DAVR e pubblicate anche in TERRITORI, il portale italiano dei catasti e della cartografia storica curato dal Ministero per i beni e le attività culturali e dalla Direzione Generale Archivi.

FONDO DEL CATASTO ITALIANO TERRENI e REGISTRO FABBRICATIDal Collegio dei Geometri e dei Notai di Verona l’Archivio di Stato di Verona ha ottenuto la copia digitale, presente nella banca dati locale, di circa 230.000 pagine e di 4.650 mappe del Catasto italiano sezione terreni relativamente a Verona e provincia: una documentazione fino ad oggi a disposizione degli utenti professionisti e ora aperta.

Cantiere di ponte Garibaldi: 1934, 1935

Nel solco di questo progetto, in collaborazione con l’associazione Agile, si è portato a termine un ulteriore lavoro di digitalizzazione della serie “Catasto italiano, Verona Extra, registri fabbricati”, cui si sono aggiunti i registri del Comune di San Massimo: un totale di 14.000 “pagine”; ora – anche in collaborazione con il progetto Arcover, di cui Agile è capofila – il lavoro prosegue sui rimanenti quartieri esterni di Verona.

CATASTO NAPOLEONICO – Ulteriore novità circa l’impegno dell’Archivio di Stato di Verona nella direzione di una divulgazione più ampia possibile del materiale archivistico, la nuova convenzione con l’Archivio di Stato di Venezia per la consultazione anche a Verona del Catasto napoleonico: tutti i 680 elementi relativi al territorio provinciale veronese sono a disposizione per la consultazione digitale e per motivi di studio.

CATASTO AUSTRIACO – Grazie ad un accordo con il Dipartimento culture e civiltà dell’Università di Verona si è dato avvio alla progressiva georeferenziazione (o, dove questa non sia possibile, l’avvicinamento geografico) degli elementi cartografici dei comuni censuari del territorio veronese del Catasto austriaco, custodito all’Archivio di Stato di Verona, che sarà poi esteso anche al catasto napoleonico. La risorsa di un elemento georiferito permette l’immediata sovrapposizione con una cartografia attuale e renderà il patrimonio cartografico dell’Archivio notevolmente implementato.

Copertina primo dei “Quaderni degli Archivi Veronesi”

I QUADERNI DEGLI ARCHIVI VERONESI – Nel convegno sarà presentato il primo quaderno della collana, “I Quaderni degli Archivi Veronesi”, un’iniziativa editoriale indipendente, che intende valorizzare il lavoro di catalogazione e digitalizzazione degli archivi. Il primo volume “Opere Pubbliche nell’area di San Giorgio nel Novecento”, curato dall’ingegner Angelo Bertolazzi, raccoglie il materiale fotografico esposto nella mostra, con ulteriori approfondimenti.

 
 
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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