La “Carmen” slitta di un’ora e la CISL si sfila

 
 

La battaglia anticipata dalle sigle sindacali (esclusa la CISL), si è tradotta ieri in un’altra ora di sciopero sulla recita della Carmen.

Lo sciopero si è consumato senza che la Direzione comunicasse al pubblico alcuna spiegazione per il ritardo.

Di seguito, riceviamo e pubblichiamo la nota CISL che comunicava di non aderire allo sciopero dei lavoratori di Fondazione Arena.

“La FISTel-CISL, all’esito dell’incontro tra le OO.SS. unitamente alle RSU con la Sovrintendente e la delegazione aziendale, ha preso positivamente atto della volontà di proseguire, seppur con molte difficoltà, nel percorso di risanamento e rilancio della Fondazione Arena di Verona e quindi ha deciso di non aderire all’ulteriore iniziativa di sciopero indetta per questa sera dalle altre sigle sindacali presenti in teatro.

Dall’incontro è emersa l’intenzione da parte della Sovrintendente di reperire ulteriori risorse economiche, sia pubbliche che private, nonché altre iniziative artistiche sul territorio per risolvere le questioni sollevate dalle OO.SS e per consolidare le condizioni per il normale e fisiologico rientro allo svolgimento dell’attività del teatro per l’intera annualità, così come previsto al termine del piano triennale di risanamento.

La FISTel-CISL, nel ribadire che ha a cuore la soluzione positiva di tutte le questioni oggetto di rivendicazione sindacale, ritiene tuttavia di accogliere l’invito dalla Sovrintendente ad intraprendere un percorso condiviso tra le Parti per scongiurare scenari che metterebbero i lavoratori di fronte ad ulteriori difficoltà.

Considerati gli indiscutibili ed imponenti sacrifici sin qui fatti da tutti i lavoratori, riteniamo prioritario salvaguardare il positivo rapporto di fiducia con il pubblico e con il territorio veronese, elementi indispensabili per proseguire proprio nel cammino di risanamento e rilancio di Fondazione Arena di Verona.

A tal fine, affinché si possano affrontare nel merito anche la questioni sottese all’incremento dei finanziamenti del territorio, riteniamo che sia urgente un confronto con il Sindaco e Presidente di Fondazione Arena e con il Consiglio di indirizzo”.

 
 

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