Irruzione al deposito ferroviario: e adesso?

 
 

“Dopo l’imponente blitz agli ex magazzini ferroviari del Porto si dovrebbe avviare una fase di confronto con i quartieri interessati all’opera di riqualificazione per capire quali siano le funzioni urbanistiche necessarie”. 

Tornano sul maxi controllo Bertucco e Vallani non tanto per insistere sull’irruzione di ieri, quanto per riflettere sulle future progettualità sull’area interessata:

“Non è ben chiaro a che titolo sia stato annunciato un villaggio sportivo dal momento che la precedente scheda norma del Piano degli Interventi (che prevedeva residenziale e commerciale) è stata dichiarata decaduta quasi un anno fa, precisamente nell’ottobre 2015. 

Per legge oggi gli ex magazzini ferroviari sono ritornati alla destinazione urbanistica originaria, quindi una eventuale nuova progettualità richiede innanzitutto una variante urbanistica e un confronto con le reali necessità del territorio. 

Se alla giunta quest’ultimo può sembrare un passaggio ridondante o inutile, ricordiamo che è l’unico modo per non ritrovarsi con l’ennesima area demolita ma ugualmente abbandonata perché priva di un progetto condiviso come già sono le ex Cartiere in Basso Acquar, l’ex area Albi in Borgo Venezia e il Tiberghien a San Michele.

Una delle brochure di cui si parla, curata dai nuovi proprietari dell’area, ripropone la vecchia progettualità con l’innesto di una quota assai significativa di residenziale pari a 54.500 metri quadri tra villini, condomini, social housing e un piccolo centro per i servizi e il commercio. Una ragione in più per chiedere un incontro chiarificatore in commissione consiliare”.

 
 

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