Chiusi due negozi etnici di acconciature, uno in via XX Settembre e l’altro in via Negrelli, per ripetute irregolarità e assenza dei requisiti amministrativi.
Nei giorni scorsi la Polizia Locale è intervenuta per eseguire entrambi i provvedimenti di divieto di prosecuzione dell’attività emanati dal settore Commercio del Comune di Verona. E abbassare le serrande dei due esercizi, gestiti da una società intestata a un cittadino nigeriano ed ad uno pachistano.
Le segnalazioni certificate di inizio attività, infatti, indicavano come responsabili tecnici delle persone che non erano presenti all’interno dei negozi. Soggetti fittizi che non avevano alcun contratto in essere con la società intestataria.
Motivo per cui le istanze dei proprietari venivano rigettate dagli uffici.
Nonostante questo, gli esercizi aprivano e lavoravano. Ecco perché, dopo gli ultimi controlli, che hanno evidenziato anche carenze di tipo igienico-sanitario accertate da ispettori dell’ULSS9, è stato imposto lo stop definitivo.
“Le norme sono uguali per tutti e devono essere rispettate – spiega il sindaco Federico Sboarina -. L’ultimo anno e mezzo ha messo in ginocchio le nostre attività per la pandemia, se a questo aggiungiamo anche la concorrenza sleale diventa veramente pesante per i tanti esercenti onesti. Ecco perché insistiamo con i controlli a 360 gradi per tutelare il mercato e le nostre botteghe. Così come la sicurezza dei clienti. Ringrazio gli uffici comunali, gli agenti e l’Ulss9 perché le verifiche incrociate permettono di intervenire tempestivamente sul territorio e individuare i furbetti”.
“I controlli proseguono settimana dopo settimana, non intendiamo abbassare la guardia – aggiunge l’assessore alla Sicurezza Marco Padovani -. Le attività commerciali hanno degli obblighi di legge che vanno rispettati da tutti, non ci sono zone franche o negozi esenti. I nostri agenti sono impegnati quotidianamente anche in questo tipo di verifiche”.