È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 25 settembre scorso, la Legge 23 settembre 2025, n. 132 recante “Disposizioni e deleghe al Governo in materia di intelligenza artificiale” che entrerà in vigore il 10 ottobre 2025 definendo principi, finalità e ambito di applicazione dell’IA in Italia, promuovendo un uso corretto, trasparente e responsabile. Il Centro di Servizio per il Volontariato di Verona – CSV Verona, sempre attento sui temi attuali e sulle correlate ricadute, organizza il 18 ottobre un corso di formazione per le associazioni dal titolo “Intelligenza artificiale e Terzo settore”
L’intelligenza artificiale non è più fantascienza, ma uno strumento concreto che può rivoluzionare anche il mondo del volontariato. Per questo il Centro di Servizio per il Volontariato di Verona – CSV Verona organizza il 18 ottobre, dalle ore 9 alle 13, presso “311 Verona” in Lungadige Galtarossa 21, un corso di formazione dal titolo “Intelligenza artificiale e Terzo settore“, destinato a volontari e operatori delle associazioni del Terzo Settore.
L’iniziativa arriva in un momento cruciale: il 10 ottobre 2025 entra infatti in vigore la Legge 23 settembre 2025, n. 132, il primo quadro normativo organico italiano dedicato all’intelligenza artificiale, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 223 del 25 settembre scorso.
La nuova legge italiana sull’IA: cosa cambia. Il provvedimento definisce principi, finalità e ambito di applicazione dell’intelligenza artificiale in Italia, promuovendo un uso corretto, trasparente e responsabile delle nuove tecnologie. La legge recepisce le indicazioni del Regolamento europeo 2024/1689 (AI Act) e introduce regole chiare per lo sviluppo e l’adozione dell’IA.
La normativa è intervenuta anche sul codice civile, sul codice di procedura civile e sul codice penale, introducendo nuove fattispecie di reato legate all’uso scorretto dell’intelligenza artificiale. L’obiettivo è duplice: favorire innovazione e competitività, garantendo al contempo tutela dei diritti fondamentali, protezione dei lavoratori e alfabetizzazione digitale diffusa. Per esempio, tra le novità, segnalo l’introduzione dell’art. 612-quater c.p. (“Illecita diffusione di contenuti generati o alterati con sistemi di intelligenza artificiale“), ai sensi del quale:
“Chiunque cagiona un danno ingiusto ad una persona, cedendo, pubblicando o altrimenti diffondendo, senza il suo consenso, immagini, video o voci falsificati o alterati mediante l’impiego di sistemi di intelligenza artificiale e idonei a indurre in inganno sulla loro genuinità, è punito con la reclusione da uno a cinque anni. Il delitto è punibile a querela della persona offesa. Si procede tuttavia d’ufficio se il fatto è connesso con altro delitto per il quale si deve procedere d’ufficio ovvero se è commesso nei confronti di persona incapace, per età o per infermità, o di una pubblica autorità a causa delle funzioni esercitate“.
Sempre per quanto attiene al codice penale: all’articolo 61 è aggiunto il n. 11-decies), ai sensi del quale viene considerato come aggravante “l’avere commesso il fatto mediante l’impiego di sistemi di intelligenza artificiale, quando gli stessi, per la loro natura o per le modalità di utilizzo, abbiano costituito mezzo insidioso, ovvero quando il loro impiego abbia comunque ostacolato la pubblica o la privata difesa, ovvero aggravato le conseguenze del reato“;
Secondo la definizione richiamata dall’AI Act, l’intelligenza artificiale è un sistema automatizzato capace di operare con vari livelli di autonomia e di generare output (come previsioni o contenuti) che influenzano ambienti fisici o virtuali.
Un corso pratico, non teorico. Proprio per accompagnare il Terzo settore in questa trasformazione digitale, il CSV di Verona ha progettato un percorso formativo concreto e operativo. A guidare i partecipanti sarà Gianni Martari, esperto di intelligenza artificiale, che ha costruito il corso per fornire competenze pratiche immediatamente spendibili nella gestione quotidiana delle attività di volontariato.
La metodologia didattica privilegia l’esperienza diretta: 80% pratica, 20% teoria. Il principio guida è il “learning by doing”, dove ogni concetto viene immediatamente seguito da un’applicazione pratica. Largo spazio anche al “collaborative learning”, con condivisione di esperienze tra partecipanti e analisi di casi studio settoriali con esempi concreti dal mondo del volontariato.
Cosa si imparerà: dall’ABC ai casi pratici: il corso si articola in tre moduli progressivi:
1. Fondamenti dell’intelligenza artificiale
- Cos’è l’IA: definizioni essenziali e tipologie principali
- Come funziona: panoramica semplificata dei meccanismi di base
- IA nel Terzo settore: opportunità e casi d’uso specifici per il volontariato
- Panoramica strumenti: presentazione delle principali piattaforme AI disponibili
2. Prompting e tecniche di interrogazione
- Principi del prompting efficace: come “parlare” con l’AI per ottenere risultati utili
- Tecniche avanzate: strutturazione delle richieste per risultati ottimali
- Esercitazioni pratiche: prompt specifici per il settore del volontariato
- Ottimizzazione delle risposte: iterazione e miglioramento continuo
3. Applicazioni pratiche per il lavoro quotidiano
- Redazione documenti: comunicazioni, relazioni e report
- Gestione progetti: pianificazione e monitoraggio attività
- Comunicazione esterna: social media, newsletter e materiale promozionale
- Project work: applicazione diretta su casi reali portati dai partecipanti
Il volontariato ha bisogno dell’IA? Le associazioni del Terzo settore affrontano quotidianamente sfide organizzative complesse con risorse limitate: redigere progetti, comunicare con i beneficiari, gestire rendicontazioni, organizzare eventi, scrivere comunicati stampa, creare contenuti per i social media. Tutte attività che richiedono tempo ed energie spesso sottratte all’attività diretta con le persone.
L’intelligenza artificiale può diventare un alleato prezioso per automatizzare compiti ripetitivi, velocizzare la produzione di contenuti, migliorare la qualità della comunicazione e liberare tempo per ciò che davvero conta: le relazioni umane e l’impatto sociale.
Non si tratta di sostituire il volontario, ma di potenziarne le capacità fornendo strumenti che permettano di lavorare meglio e più velocemente, mantenendo sempre al centro il valore umano che caratterizza il Terzo settore.
Il corso del CSV di Verona rappresenta un’opportunità concreta per le associazioni veronesi di entrare nel mondo dell’intelligenza artificiale con competenza e consapevolezza, proprio nel momento in cui la nuova legge italiana crea il quadro normativo di riferimento.
L’alfabetizzazione digitale non è più un optional, ma una competenza necessaria per garantire sostenibilità e efficacia alle organizzazioni del volontariato. Chi saprà utilizzare l’IA in modo etico e responsabile avrà un vantaggio competitivo nella capacità di rispondere ai bisogni sociali e di comunicare il proprio valore alla comunità.
Il costo della partecipazione, a corsista, è di 20 euro ed il pagamento della quota può essere effettuato con PayPal all’atto dell’iscrizione o con bonifico bancario (le coordinate bancarie si riceveranno nella mail di conferma dell’iscrizione). Si dovrà iscrivere al corso, entro e non oltre il 16 ottobre, la persona che parteciperà alla formazione effettuando il login all’area riservata.
Alberto Speciale
(Immagine di copertina realizzata con AI)











































