Insetti ed etichette ‘nuoce alla salute’ sul vino sono minacce per il Made in Italy

 
 

“L’Unione Europea torna ad occuparsi di prodotti alimentari e, come spesso accade, c’è il timore che lo faccia attraverso le lenti delle multinazionali, a discapito delle produzioni artigianali e in particolare italiane”.

Timori espressi da Roberto Iraci Sareri, Presidente di Confartigianato Imprese Verona, a nome delle oltre 1.150 imprese artigiane veronesi del settore alimentazione, che danno lavoro ad oltre 5 mila addetti.

Per Confartigianato sono ben quattro i fronti aperti: la proposta dell’Unione Europea di introdurre insetti e loro derivanti nei nostri alimenti (già 4 i “novelfood” ammessi: le larve del verme della farina, le locuste, i grilli e le larve del verme della farina minore), l’apertura agli alimenti sintetici, l’utilizzo del semaforo alimentare (nutriscore) ed infine il recente via libera concesso all’Irlanda di adottare sugli alcolici, compreso il vino, l’etichetta con scritto “Nuoce gravemente alla salute”.

“C’è molta preoccupazione nel settore alimentare artigiano – afferma Iraci Sareri – per delle proposte che rappresentano nuove sconcertanti trovate dell’Unione europea per colpire, pare in maniera particolare, le eccellenze del Made in Italy e dare il colpo di grazia ai nostri agricoltori ed artigiani del cibo, il tutto in nome di presunte ideologie ‘salutiste’ e ‘green’ che si vogliono imporre ai nostri consumi alimentari, non solo a discapito delle tradizioni, ma senza avere alcuna consapevolezza delle gravi conseguenze economiche oltre che culturali di tali decisioni”.

Il recente Rapporto Ismea-Qualivita 2022 descrive un Veneto al top della “dop economy”. Con 89 prodotti Dop e Igp, è la prima regione in Italia per impatto economico del settore, con un valore pari a 4.817 milioni di euro nel 2021 (+27,7% sul 2020) grazie al lavoro di 27.372 operatori, di cui 6.600 imprese artigiane che danno lavoro a 28 mila addetti.

“Di fronte a questi numeri – prosegue il Presidente di Confartigianato Imprese Verona – è fondata la nostra preoccupazione che queste proposte finiscano per penalizzare una delle nostre principali ricchezze, ovvero i prodotti tradizionali Dop, Igp e Stg, e la sapienza delle comunità alimentari italiane di artigiani e contadini. Per questo ci opporremo con tutti i mezzi all’idea di ‘novelfood’ fatto di insetti e cibi sintetici che i nostri artigiani ritengono siano in contrasto con gli standard igienici e i controlli voluti dall’Unione Europea. Inoltre, temiamo che queste proposte rappresentino una vera e propria offensiva contro la biodiversità del cibo e delle tradizioni alimentari, in particolare del nostro Paese. Per questo chiediamo che la Regione del Veneto e il Governo italiano si uniscano a noi per difendere il Made in Italy, rivolgendoci anche ai Parlamentari veronesi a Roma e ai nostri rappresentanti a Bruxelles”.

 
 

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