“Infuriati contro il morire della luce”; i manifesti di Blocco Studentesco aprono il nuovo anno scolastico

 
 

“Infuriati!”

Questo il motto riportato sulle migliaia di manifesti affissi in tutta Italia dal Blocco Studentesco per inaugurare l’inizio dell’anno scolastico 2021/2022.

Anche quest’anno, come da tradizione, – inizia la nota del movimento – abbiamo deciso di inaugurare l’inizio della scuola riempiendo le città di tutta Italia di colori. Un inizio fittizio, l’inizio di un anno che di scuola non avrà niente: green pass, distanziamento, didattica a distanza, tutte insidie create ad hoc per rendere impossibile la vita degli studenti. Per questo il nostro messaggio è volutamente differente, perché intende sfidare la ‘normalizzazione’ delle misure restrittive.
Guardiamoci intorno. Stiamo vivendo in società democratica e distopica: sanitaria, poliziesca, panottica. Hanno regolarizzato le fobie e istituito la paura come misura delle nostre vite. Non vogliamo scendere nella finta contrapposizione vax e no vax perché riteniamo siano due volti della stessa paura. Scegliamo l’ira, scegliamo di infuriarci contro la polizia del pensiero che nelle Università, nelle televisioni, nelle scuole e nei giornali sta dando vita ad una nuova caccia alle streghe. Contestiamo e rigettiamo il green pass nella forma politica di repressione del dissenso che sta assumendo in Italia ad opera di un regime democratico non eletto.

Infuriati Blocco Studentesco Green Pass COVID anno scolastico 2021 2022 verona-min
Manifesti affissi fuori dalla facoltà di Economia in zona universitaria – Veronetta.

Siamo stufi – continua la nota – di questo mondo che ci vuole creature docili convinte che la libertà sia riversare la propria rabbia sui social. La nostra ira è ‘funesta’ e vuole cantare una rivolta, non contare i like. Nel manifesto è raffigurato un toro imbrigliato: siamo noi e le corde rappresentano tutte le restrizioni, tutte le censure, tutte le catene del pensiero unico, tutti i tentativi di ridurre gli uomini e le donne a schiavi di sé stessi, creature docili in attesa della macellazione”.
Il motto – conclude la nota – gioca sull’assonanza tra l’imperativo rivolto a chi non sa ancora cosa fare e l’indicativo, rivolto invece a chi non avesse ancora chiaro il nostro stato d’animo in questo preciso momento storico. ‘Infuriati contro il morire della luce’, è un celebre verso di Dylan Thomas, ed è proprio di questa forza che ha bisogno ogni vera opposizione: l’energia della poesia e dell’azione che tenta di arrestare ed invertire il corso degli eventi quando ormai sembrano inevitabili”.

“Infuriati – conclude la nota – significa che ognuno di noi è chiamato a combattere per la giusta causa: per la fine di questo sistema senza luce, disumano e repressivo, per l’inizio di una nuova vita per tutti i giovani italiani.

 
 

1 COMMENTO

  1. Ma è un articolo o la solita propaganda fascista di questo “giornale” online?
    Fa pietà quelli che vi è scritto. Da mani che si dichiarano fasciste parlare di libertà e proprio paradossale. Se ci fosse stato lui vi avrebbe vaccinato tutti e chi contrario diretto nei “liberi” campi di lavoro. E non in ultima.. di cura, rispetto e uguaglianza non se ne parla.. però all’ospedale quando si sta male dal dottore volete andare. Ipocrisia e fascismo veti virus dell’uomo.

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