Domani, alle ore 20.30, nella prestigiosa cornice della Sala Convegni della Gran Guardia di Verona, l’Associazione «L’Ancora onlus», con il patrocinio del Comune di Verona, invita la cittadinanza ad un incontro con importanti ospiti impegnati a vari livelli nella promozione della legalità e della giustizia.
Sarà possibile ascoltare la testimonianza di don Antonio Coluccia, fondatore de l”Opera don Giustino onlus”, un sacerdote originario del Salento che, da un covo sequestrato alla banda della Magliana (Roma nord), ha ricavato un centro di accoglienza per poveri e sbandati; nello stanzone dove i criminali si riunivano, ora c’è una cappella dove viene celebrata la messa; sulla porta, è appeso il ritratto di Giuseppe Di Matteo, il bambino figlio di mafioso che nel 1996 fu ucciso e buttato nell’acido. Per questo suo impegno, don Antonio è finito nel mirino della criminalità ed ha ricevuto pesanti minacce, tanto che è costretto a vivere sotto scorta. Sacerdote vocazionista, ritiene che l’educazione alla giustizia sia una necessità sociale e civile, e che sia indispensabile promuovere nelle nuove generazioni l’acquisizione di una coscienza civile e una cultura del rispetto delle regole di convivenza sociale. Per don Antonio i veronesi hanno la grazia di vivere in una bella città ma non sono immuni da tentazioni e lusinghe: Verona è ricca e quindi attraente per eventuali infiltrazioni malavitose, ecco perché è importante tenere alto il presidio della legalità e non perdere la rettitudine.
Coordinati dal giornalista e docente universitario Maurizio Corte, dialogheranno con don Antonio il fondatore de “L’Ancora onlus” don Renzo Zocca, il comandante provinciale dei Carabinieri di Verona colonnello Ettore Bramato e l’Assessore alla Sicurezza del Comune di Verona Daniele Polato.