In Valpolicella sportello per ottenere le visite specialistiche sanitarie

 
 

A breve anche in Valpolicella verrà aperto uno sportello per aiutare i cittadini ad ottenere le visite specialistiche nel rispetto dei tempi previsti dalla prescrizione medica. Se ne è parlato in un recente incontro in sede Auser della Valpolicella dove si è fatto anche il punto della situazione sulle criticità del sistema sanitario, con particolare riguardo ai bisogni degli anziani.

C’è bisogno di maggiori risorse per attuare la riforma della medicina territoriale con le case e gli ospedali della comunità; maggiori finanziamenti per la sanità pubblica, sempre più debole nei confronti del privato; un rinnovato protagonismo dei Comuni nell’indirizzare i servizi dell’Ulss 9. Questa in estrema sintesi l’esito del confronto.

Loretta Marchesini, presidente Auser Valpolicella ha raccontato che l’associazione, nata nel 2021, ha coinvolto rapidamente molte persone pronte ad impegnarsi nel volontariato sociale. In particolare l’accompagnamento dei pazienti presso le strutture sanitarie permette di conoscere molte situazioni di disagio causata dall’indebolimento del servizio pubblico sanitario.

Floriano Zanoni Segretario dello Spi Valpolicella e Valdadige ha spiegato che il sindacato dei pensionati è in costante ascolto delle preoccupazioni degli anziani con particolare riguardo alle difficoltà di accesso alle cure, ciò che spinge a ricorrere al privato che tuttavia non sono per le tasche di chi ha delle pensioni risicate. Lo Spi, inoltre, si confronta con le amministrazioni comunali per indirizzare i finanziamenti ai servizi sociali.

“Per questo abbiamo deciso di istituire a breve anche in Valpolicella uno sportello che aiuti le persone ad inviare il modulo che garantisce il diritto al rispetto dei tempi di attesa per la prestazione sanitaria” hanno sottolineato Zanoni e Marchesini. “Dopo una richiesta di spazi al Comune di San Pietro In Cariano, rimasta purtroppo senza risposta, stiamo valutando la presente sede dell’Auser della Valpolicella” hanno precisato.

Il dottor Guglielmo Frapporti, già Segretario della Fimmg, ha sottolineato il ruolo dei Sindaci nell’indirizzare i servizi sanitari sul territorio. La Conferenza dei Sindaci, infatti, vota il bilancio delle Ulss e può quindi incidere sulle scelte sanitarie e sulle liste di attesa.

La professoressa Cristina Ceriani del Comitato, presidente del Comitato a difesa del Magalini, ha sottolineato il grande lavoro svolto dai volontari con l’apertura di 25 sportelli nella nostra provincia che stanno garantendo il rispetto dei tempi delle liste di attesa.

La consigliera regionale Pd Anna Maria Bigon ha evidenziato le criticità delle scelte regionali che non vanno nelle direzione di sostenere la sanità pubblica ma finiscono piuttosto per favorire quella privata. Un esempio resta quelli dei codici bianchi al Pronto Soccorso che in Veneto sono in numero superiore a quello di qualsiasi altra regione facendo spendere tanti soldi ai cittadini.

Simone Mazza Responsabile Sanità della Funzione Pubblica Cgil Verona ha lanciato un appello affinché vi sia comprensione e solidarietà verso gli operatori sanitari che lavorano in condizioni sempre più precarie per carenza di risorse che governo e regione continuano a lesinare.