In Regione approvata la mozione contro l’utero in affitto.

Casali (Centro Destra Veneto) “Un abominio, diventi reato a livello internazionale”

 
 

Durante la seduta del Consiglio regionale di ieri è stata votata con larga maggioranza la mozione che impegna la Regione Veneto ad attivarsi nei confronti dello Stato Italiano e del Parlamento Europeo affinché la pratica dell’utero in affitto diventi un reato a tutti gli effetti perseguibile su tutto il territorio dell’Unione Europea.

Il primo firmatario della mozione è stato il consigliere regionale veronese Stefano Casali di Centro Destra Veneto, a ruota lo hanno imitato altri ventinove colleghi. Solo un voto contrario e quattro astenuti.

“Si tratta di una pratica abominevole da censurare in tutte le sedi italiane ed estere nella maniera più severa e rigida – ha affermato Casali –  L’utero in affitto soddisfa un desiderio, non una esigenza vitale: avere un figlio rischia di trasformarsi in un capriccio individualistico e di potenza consumistica. Non possiamo accettare, solo perché la scienza lo ha reso possibile, e in nome di presunti diritti individuali, che le donne e i loro corpi tornino a essere oggetti ‘a disposizione’. L’utero in affitto rappresenta la più grave forma di violenza sulle donne, una violenza che va contrastata in ogni manifestazione – conclude Casali – Un vero e proprio reato che deve essere punito specificamente come delitto anche a livello internazionale”.

Una posizione netta quella della Regione Veneto che fa presumere nei prossimi giorni uno strascico di polemiche e dibattiti. Vi terremo informati.

 
 
Sono nato a Verona, città di Cangrande Della Scala e di Romeo e Giulietta. Qui mi sono laureato in Scienze della Comunicazione per poi conseguire nel 2011 la laurea magistrale in Giornalismo e Relazioni Pubbliche. Tra il 2010 e 2011 ho trascorso un periodo di studio in Spagna per frequentare il corso di Periodismo Deportivo (giornalismo sportivo) presso la Universitat de Valencia con il prof. Alfonso Gill e dove ho concluso la stesura della mia tesi. Nonostante il lavoro e la pubblicazione di articoli, per diletto nel 2016 mi sono iscritto al corso magistrale di Discipline Artistiche abbinando interviste ad artisti italiani; un modo come un altro per approfondire con dedizione e impegno una passione. Altre sfere di interesse: politica (ci sarà un motivo per il quale avrei voluto diventare un inviato in zone di guerra, o no?) Cucina (intesa come degustazione, ai fornelli mi difendo, ma con la forchetta in mano esprimo al meglio tutto il mio potenziale).

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