In (quasi) tutte le lingue del mondo; da AMIA il nuovo vademecum sulla raccolta differenziata

 
 

Una guida in più lingue, per la corretta separazione dei rifiuti.
Un vero e proprio vademecum della raccolta differenziata, tradotto in inglese, francese, romeno, arabo, singalese e cinese, e distribuito in tutto il territorio comunale.

AMIA, in collaborazione con il Comune di Verona, lancia la campagna informativa dedicata alle decine di migliaia di stranieri residenti in città.
Verona, infatti, è una delle città italiane con più cittadini stranieri residenti.
Secondo l’ultimo censimento sono circa 35.000 e rappresentano il 13% della popolazione. Persone che quotidianamente utilizzano la raccolta differenziata dei rifiuti, molte volte non senza difficoltà legate ad usi, costumi, tradizioni e lingue diverse.

Il vademecum, semplice e diretto, ma allo stesso tempo completo e dettagliato, con le informazioni in 6 lingue, è stampato in 10.000 copie.
Inoltre è facilmente scaricabile in formato digitale sul sito di Amia.

Per la traduzione si sono privilegiate le lingue più parlate nel territorio cittadino e quelle delle comunità in cui si rilevano le maggiori difficoltà nella corretta gestione dei rifiuti. L’obiettivo è quello di condividere informazioni utili per diffondere buoni modelli di cittadinanza, nel rispetto dell’ambiente. Al via la distribuzione capillare della guida, per raggiungere le numerose comunità straniere presenti a Verona.
La guida sarà reperibile nelle sedi di associazioni e patronati, nei mercati, nelle sagre rionali e negli enti istituzionali quali Prefettura, Anagrafe, Circoscrizioni, AGSM e Scuole.

La nuova guida è stata presentata questa mattina dall’assessore alle Aziende partecipate Stefano Bianchini insieme al presidente Amia Bruno Tacchella.
La necessità di informare i cittadini, incentivando la buona pratica della differenziazione dei rifiuti, interessa tutti, stranieri e italiani – spiega l’assessore Bianchini –. La guida, distribuita capillarmente su tutto il territorio comunale, punta a fornire un ulteriore supporto informativo alle corrette modalità di raccolta differenziata, venendo così incontro ai cittadini stranieri che hanno una scarsa conoscenza dell’italiano”.

Gli ultimi report nazionali e regionali sulla percentuale della raccolta differenziata mostrano per la città di Verona dati incoraggianti ed in controtendenza rispetto al passato – ha affermato il presidente di Amia Bruno Tacchella –. Da qui la volontà di implementare la comunicazione e l’informazione, con l’obiettivo da un lato, di assicurare a tutti i cittadini la possibilità di comprendere in modo chiaro, superando le difficoltà linguistiche, quali siano le regole a cui attenersi, dall’altro di superare pregiudizi e stereotipi, facendo sentire tutti i cittadini parte integrante del territorio e della comunità. La brochure sarà a breve distribuito anche nelle scuole dove maggiore è la presenza di alunni non italiani, proseguendo così un percorso di sensibilizzazione ed informazione sul rispetto dell’ambiente tra gli adulti di domani.

“Comuni ricicloni 2020” Legambiente
In merito ai dati veronesi della raccolta differenziata dei rifiuti diffuso dal dossier di Legambiente, l’assessore Bianchini precisa: “Da tutti quelli che sono affrettati a commentare è stato detto un mare di stupidaggini. La percentuale di differenziata nel comune capoluogo è del 51%, che arriva al 70 nelle due circoscrizioni che stanno sperimentando i cassonetti con la tessera magnetica. L’incremento della differenziazione è un percorso sui cui si è iniziato ad investire concretamente solo a partire da questa Amministrazione, con risultati importanti raggiunti in breve tempo. Infatti, la sperimentazione dei cassonetti con chip è conclusa e a breve con una gara europea amplieremo il progetto su tutta la città, il tutto andrà a regime nel 2023. Non c’è quindi nessuna emergenza, nemmeno fronte dei controlli contro l’abbandono dei rifiuti perché le verifiche continuano e da giugno ad oggi sono 186 le multe effettuate dalla Polizia Locale grazie alla telecamere installate da Amia.
Le stupidaggini a volontà sono state dette anche su Cà del Bue. A parte la confusione fra chi lo vuole aperto e chi invece lo vuole buttare via, nessuno si è ricordato che invece noi abbiamo fatto il suo potenziamento per la separazione a valle dei rifiuti e per la produzione di energia, quindi lavorazioni sostenibili. Questa separazione a valle sempre più puntuale ci permette di incrementare la differenziata e quindi di diminuire progressivamente il conferimento in discarica. Che senso avrebbe costruire un nuovo inceneritore, oltre al fatto che il piano regionale non li permette?”
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