Un soldato canta la sua storia, la storia di chi, come tanti, ha provato a fingersi matto per salvarsi dalla guerra. Non ha funzionato: il soldato finisce comunque al fronte. Saranno le trincee, le granate e l’orrore dei combattimenti a portare davvero la giovane recluta alla follia.
Queste le premesse de L’esercito dei matti, lo spettacolo di Gioia Battista con Nicola Ciaffoni, prodotto da Caraboa Teatro, che andrà in scena questo sabato 4 novembre alle 21 sul palco di Fucina Machiavelli, in via Madonna del Terraglio 10 a Verona.
Il soldato canta la sua storia per quelli che non ci sono più e per quelli che sono tornati. In qualche modo lui stesso «torna», 100 anni dopo, a raccontare cos’è stata la guerra, e cosa potrebbe essere ancora. Torna per far sì che il senso di umanità non sia mai messo da parte per la necessità di identificare un nemico.
Quel senso di umanità che i soldati matti hanno incarnato come un baluardo, una bandiera: lasciateci uomini, non fateci morire, non fateci ammazzare i nostri fratelli. Non mancano nella narrazione riferimenti storici, politici e sociali: i recuperanti, la Tregua di Natale, il dramma degli esuli di Caporetto, e di tutti i profughi che hanno dovuto lasciare la propria casa quando la linea del Fronte ha invaso la loro quotidianità.
Le musiche, recuperate dalla tradizione alpina, come Il Testamento del Capitano, Stelutis Alpinis, Ta-Pum, sono destrutturate, adattate per chitarra, percussioni e voce, saranno – assieme alle sonorizzazioni – eseguite dal vivo per creare un impasto che mischia gli echi sonori della guerra e della trincea al più moderno teatro canzone.
Biglietti (intero 12€ / ridotto (under 30-over 70) 10 € / convenzioni 8€ / under18 5€) e Membership (5 spettacoli 50€ / SuperMembership 11 spettacoli 100€) acquistabili online su fucinaculturalemachiavelli.como in biglietteria a partire da un’ora prima dell’inizio.
Lo spettacolo replicherà anche lunedì mattina per le scuole, per info scrivere a [email protected]