Arrivano 53 milioni grazie all’accordo siglato tra Comune di Verona, Società A4 Autostrada Brescia, Verona, Vicenza, Padova e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la realizzazione della cosiddetta Strada di Gronda, il collegamento tra la tangenziale sud e la bretella T4-T9.
Un risultato storico, frutto di un lavoro di squadra tra gli enti coinvolti, che dà il via libera ad un’opera fondamentale e urgente per il territorio veronese.
Opera che finalmente scaricherà i quartieri di Verona Sud dal traffico di attraversamento e dal traffico pesante e rilancia da subito l’area della Marangona che, infrastruttrata, subisce un impulso fondamentale.
Il nuovo progetto prevede la sistemazione degli attuali svincoli di ingresso e uscita cosi come la realizzazione di una nuova bretella a due corsie per senso di marcia comprensivi di svincoli su via Mantovana. Un’opera che alleggerirà la congestione quotidiana sullo svincolo di Verona Nord.
Prende così forma il grande puzzle per riqualificare a livello di infrastrutture la zona sud della città, sgravando i quartieri dal traffico e rilanciandone l’elevata vocazione logistica e produttiva. La realizzazione della strada di gronda, infatti, si inserisce in un più ampio progetto di riqualificazione viaria di questa parte del territorio di cui fa parte anche la Variante alla Statale 12 e il progetto del ribaltamento del casello di Verona Sud. Una visione di ampio respiro, che si traduce in opere che vogliono essere risolutive e ispirate ad un modello di città sempre più attrattiva e vivibile.
I modelli di simulazione trasportistici non lasciano spazio a dubbi. La bretella sarà un bypass da nord a sud su cui verrà scaricato il traffico che oggi interessa strade cittadine come via Albere e via Mantovana e anche per le direzioni che interessano Viale del Lavoro; si potrà finalmente evitare di entrare in città, nei quartieri o circumnavigare il centro storico, perché ci saranno collegamenti diretti da nord a sud e svincoli ad hoc per inserirsi nelle arterie collegate. Ne beneficeranno tutti i quartieri della città, in particolare a sud e a ovest, sempre più interessati da un traffico, anche di mezzi pesanti, causato dalla mancanza di strade alternative.
Delle nuove infrastrutture beneficerà anche il Quadrante Europa, che avrà finalmente collegamenti diretti per chi arriva dalla parte sud della città così come da Dossobuono, Castel d’Azzano, Sommacampagna, ma anche per chi arriva da nord, che troverà due nuove strade di scorrimento con svincoli di ingresso e uscita in punti strategici del rete viaria cittadina.
La Strada di Gronda rappresenta inoltre un importante volano per lo sviluppo dell’area della Marangona, un triangolo di circa 1 milione 500 metri quadrati a sud est del Comune, in larga parte di proprietà del Consorzio Zai, compreso tra l’autostrada Milano-Venezia (A4), la ferrovia Bologna-Verona e la ferrovia Verona-Mantova. E’ indubbio che l’infrastrutturazione da qui a pochi anni, di una strada a due corsie per senso di marcia che interesseranno l’area della Marangona, alzeranno in modo esponenziale il valore urbanistico ed attrattivo della stessa.
L’accordo a tre stabilisce le attività e gli oneri di ciascuna parte. E, soprattutto, conferma lo stanziamento a favore del Comune della somma di 53 milioni di euro che, a quanto stimato, coprirà per intero i costi dell’infrastruttura.
Cronistoria. I 53 milioni oggi a disposizione del Comune per l’opera sono i 163 miliardi di lire oggetto del primo accordo tra Comune e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per realizzare il Traforo delle Torricelle. Era il 1999. Da allora non solo il progetto è stato più volte cambiato a seconda delle Amministrazioni che si susseguivano, ma con la venuta dell’Euro i 163 miliardi di lire sono stati convertiti negli attuali 53 milioni di euro, somma rimasta invariata dal 2000 ad oggi ma il cui valore non è certo lo stesso. Basta confrontare i prezzi sulle opere pubbliche di oggi con quelli di 10 anni fa per capire il tasso di svalutazione della somma in oggetto. Rispetto al 2005, per realizzare 1 km di autostrada oggi costa il 43% in più (dati Istat). Senza tener conto che le opere in galleria sono soggetti a costi molto più ampi per ottemperare a specifiche misure tecniche e di sicurezza.
L’opera è stata presentata questa mattina in sala Arazzi dall’assessore alla Mobilità Tommaso Ferrari, dalla vicesindaca con delega alle Infrastrutture Barbara Bissoli e dal dirigente alla Mobilità del Comune di Verona Michele Fasoli
“È un gran giorno per Verona – ha commentato l’assessore Tommaso Ferrari – perché annunciamo un’opera importante per la viabilità cittadina e fondamentale per sgravare il traffico, pesante e non, grazie alla realizzazione di un bypass che andrà ad alleggerire il transito nei quartieri a sud della città evitando i nodi ormai sotto gli occhi di tutti. Inoltre va sottolineato come la Strada di Gronda interessi la zona della Marangona, per rimarcare la differenza tra un’area ‘vergine’, che necessita di un coefficiente di sviluppo di un certo tipo, rispetto ad una infrastrutturata, che invece è un volano per la sua espansione. Questa intrastruttura inoltre potenzia l’altro asset della città, il Quadrante Europa, aiutandone la tenuta e l’economia, andando anche nella direzione intrapresa riguardo al tema dello sviluppo della Marangona. Quindi crediamo, come Amministrazione responsabile e che vuole inaugurare una stagione di infrastrutture pubbliche nella nostra città, che investire questi soldi, stanziati da tanto tempo e rischiando anche di perderli, è un’occasione da non farsi scappare. Non è una vittoria dell’Amministrazione Tommasi, ma della città, perché grazie ad un grande lavoro di squadra interessa i quartieri e il comparto economico di Verona. Questa linea tracciata è una parte della nostra visione, che dovrà riguardare anche altri assi di sviluppo, perché una città che non fa infrastrutture e non si sviluppa in modo sostenibile perde attrattività”.
“Il nostro pensiero – ha affermato la vicesindaca Barbara Bissoli – si rivolge alle strumentazioni generali della città di Verona e in tal senso abbiamo avviato gli iter, i procedimenti per mettere in campo tutti i professionisti che si occupano di fare revisione del PRC – PAT – PI, e tra questi professionisti abbiamo già incaricato un gruppo di lavoro che si occuperà di viabilità e trasporti. Credo che sia la prima volta ma abbiamo ritenuto sia assolutamente necessario perché la città di Verona è interessata e sarà interessata da una miriade di infrastrutture. Le riflessioni sono sulla necessità di infrastrutture che possano scaricare il traffico che oggi interessa in modo eccessivo strade cittadine come via Albere e via Mantovana”. – E aggiunge la vicesindaca con delega alle Infrastrutture Barbara Bissoli – “Ci siamo resi conto che questo bypass potrebbe essere un intervento veramente risolutivo per questa porzione di territorio e per la viabilità della città. Abbiamo quindi ritenuto di provare ad investire su questo bypass utilizzando un finanziamento che giaceva nei bilanci da più di 20 anni. Grazie al lavoro di squadra siamo riusciti a chiudere questo accordo con il Ministero competente e A4 per avere la disponibilità di questa somma. Auspichiamo che questa arteria viaria non solo risolva importanti problemi viabilistici della città, ma che abbia la capacità di rilanciare il programma di urbanizzazione e sviluppo della Marangona, un volano importante per lo crescita della città. È motivo di particolare soddisfazione riuscire a distanza di 20 anni dall’adozione del PAT mettere a terra quelle che erano state le scelte strategiche che tutt’ora condividiamo e fatte a suo tempo con lungimiranza ma mai attuate. Mi riferisco ad esempio all’iniziativa di dare attuazione al Parco delle Mura e al Parco dell’Adige”.