In arrivo il nuovo “Codice di comportamento dei dipendenti pubblici”. La riforma entro 30 giuno 2023

 
 

Cambia il Codice di comportamento  dei dipendenti pubblici, grazie alla modifica introdotta dal Consiglio dei Ministri del 1° dicembre 2022, sul testo che contiene le regole da seguire per chi lavora nellla P.A.. Vietato qualsiasi intervento o commento che possa nuocere al prestigio, al decoro, all’immagine dell’amministrazione di appartenenza o della P.A. in generale. La riforma deve essere conclusa entro il 30 giugno 2023


Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, ha approvato un regolamento concernente modifiche al Decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 62, recante “Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell’articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165”.

Il testo, tra l’altro, disciplina l’utilizzo delle tecnologie informatiche prevedendo la facoltà per l’amministrazione di svolgere gli accertamenti necessari a verificare il loro corretto utilizzo e a garantire la sicurezza degli stessi sistemi informatici, nel pieno rispetto della tutela della privacy dei dipendenti. Come già chiarito nel testo del Decreto PNRR 2 convertito in Legge, lo scopo di questa misura è anche quello di tutelare l’immagine della Pubblica Amministrazione. Questa misura è stata definita dai media come un nuovo “galateo social” per i dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni.

Si prevede un obbligo di comportamento per i dipendenti conformato al rispetto dell’ambiente, finalizzato alla riduzione del consumo energetico, della risorsa idrica e più in generale dei materiali e delle risorse fornite dall’amministrazione per l’assolvimento dei propri compiti, nonché per la riduzione dei rifiuti e per il loro riciclo.

Si vietano le discriminazioni, precisando che il dipendente è obbligato a conformare la condotta sul luogo di lavoro al rispetto della personalità, della dignità e dell’integrità fisica e psichica degli altri dipendenti e, in tema di rapporti con il pubblico, si prevede un comportamento idoneo alla soddisfazione dell’utente.

Per i dirigenti, si specificano i canoni della condotta interna ed esterna in termini di integrità, imparzialità, buona fede e correttezza, parità di trattamento, equità, inclusione e ragionevolezza e si prevede il dovere dei dirigenti di cura e formazione dei collaboratori. Si tratta, cioè, di una nuova responsabilità attribuita al dirigente per la crescita professionale dei collaboratori, per favorirne le occasioni di formazione e le opportunità di sviluppo. Inoltre, il Ministero specifica l’espressa previsione della misurazione della performance dei dipendenti anche sulla base del raggiungimento dei risultati e del loro comportamento organizzativo.

Lo schema di Decreto sulle modifiche al Codice di comportamento dei dipendenti pubblici conferma, infine, lo svolgimento di un ciclo formativo, la cui durata e intensità saranno proporzionate al grado di responsabilità, sui temi dell’etica pubblica e sul comportamento etico nelle Pubbliche Amministrazioni.

Le modifiche apportate al Codice comportamento dipendenti pubblici mediante lo schema di Decreto approvato dal Consiglio dei Ministri del 1° dicembre 2022 – spiegato in questa nota e nel comunicato ufficiale del Ministero – saranno recepite entro il 30 giugno 2023 con apposito Decreto del Presidente della Repubblica, da pubblicare in Gazzetta Ufficiale. Il nuovo Codice entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione. 

Alberto Speciale

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

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